05/04/2011, 00.00
RUSSIA
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Il Patriarcato di Mosca invita i fedeli ad appendere crocefisso anche in scuole e uffici

di Nina Achmatova
L’arciprete Chaplin propone agli ortodossi di essere più coraggiosi nel mostrare la loro fede. Attivisti per i diritti umani insorgono: idee che contribuiscono a dividere la società.
 Mosca (AsiaNews) – Ancora polemica in Russia tra la Chiesa russo-ortodossa e le organizzazioni per i diritti umani. Il capo del Dipartimento del Patriarcato di Mosca per le relazioni tra Chiesa e società, l’arciprete Vsevolod Chaplin, ha lanciato un appello alla comunità credente perché sia più coraggiosa nel mostrare la propria fede. “Dobbiamo senza alcuna vergogna fare il segno della croce là dove vorremmo, mettere un’immagine del crocefisso, là dove viviamo e lavoriamo”, ha scritto l’arciprete in un articolo pubblicato sul numero di aprile del giornale ortodosso Rus’ sovrana.

L’idea del crocefisso nei posti di lavoro o nelle scuole ha fatto insorgere gli attivisti per i diritti umani. “Il problema nella nostra società non sono i pochi crocefissi appesi alle pareti, ma l’immoralità”, ha detto a Interfax Lev Ponomarev, noto leader del movimento per i diritti umani. “Impegnatevi nella preghiera o nei sermoni – ha continuato rivolgendosi a Chaplin – ma non nell’appendere in modo formale qualche attributo ortodosso”. Ha poi ribadito che in Russia, Chiesa e Stato sono separati e ha attaccato l’ingerenza del Patriarcato nella società civile. “Penso che i segni della religione non debbano essere negli uffici pubblici, nelle scuole o negli istituti – ha aggiunto Ponomarev – Ad esempio. se venissero appesi a scuola, che cosa direbbero i numerosi musulmani? Inizierebbero a chiedere di appendere la loro mezzaluna? E perché sarebbe necessario? Tutto questo contribuirà solamente a dividere la società”. Ponomarev ha, però, ammesso che se negli uffici lavorano alcune persone che si considerano ortodosse, nessuno ha diritto di impedire loro di appendervi un croce”. Forte della decisione della Corte europea per i diritti dell'uomo che non ha riscontrato nessuna violazione dei diritti umani per l’esposizione del crocefisso nella aule scolastiche, Chaplin continua così a lanciare ipotesi di forte impatto su una società che si sta ancora riprendendo da 70 anni di ateismo di Stato. Nel caso contro l’Italia sollevato dalla cittadina di origini finlandesi Sole Lautsi, il Patriarcato di Mosca ha sempre sostenuto apertamente l’Italia. 

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