20/05/2016, 13.26
INDIA
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India, crollo elettorale del Congress. Storica vittoria dei nazionalisti indù in Assam

di Nirmala Carvalho

Sono stati diffusi i risultati della tornata amministrativa in cinque Stati. Il fatto più rilevante è che il partito di Sonia Gandhi è stato affossato dai casi di corruzione e dalla disastrosa leadership politica del figlio Rahul. Quello del premier Narendra Modi si è affermato in uno degli Stati più poveri e tribali. A livello regionale, sono state premiate le politiche in favore delle minoranze. Il commento di tre leader cristiani.

Mumbai (AsiaNews) – Straordinaria vittoria dei nazionalisti indù nello Stato di Assam, crollo del Congress in tutto in territorio dell’India, partiti regionali che si affermano a livello locale. Sono questi i risultati più rilevanti della tornata elettorale che si è conclusa ieri in India. Al voto sono andati cinque Stati, due nel nord-est e tre nella parte meridionale del Paese. Quello che domina su tutti i giornali è la notizia della clamorosa sconfitta del partito di Sonia Gandhi, sempre più affossato da casi di corruzione e dalla disastrosa leadership politica di Rahul Gandhi, e la storica vittoria del Bjp (Bharatiya Janata Party) del premier Narendra Modi in Assam.

I risultati sono il frutto di elezioni amministrative durate diverse settimane. Alle urne sono andate le popolazioni di Kerala, Tamil Nadu, Pondicherry, West Bengal e Assam. La votazione ha coinvolto per la prima volta anche gli abitanti che risiedono nelle enclave ex bangladeshi, privati del diritto di voto per quasi 60 anni.

Nelle ultime settimane i riflettori sono stati tutti puntati sul premier Modi. Egli si è speso in congressi, assemblee, incontri, con l’obiettivo di riguadagnare consensi dopo le sconfitte dello scorso anno nel Territorio federato di Delhi e nello Stato del Bihar.

L’impegno dei nazionalisti indù è stato premiato in Assam, dove essi hanno vinto 60 seggi su un totale di 126. Qui la vittoria è giunta inaspettata, soprattutto per la composizione etnica della popolazione, divisa in varie comunità tribali da decenni in lotta per il distaccamento dal resto dell’Unione.

Il Congress Party ha vinto solo nel piccolo territorio di Pondicherry, dove ha ottenuto la metà dei seggi (15 su 30). Altrove è stato battuto da alleanze regionali, che hanno confermato la propria influenza a livello locale. Per quanto riguarda gli altri Stati, nel Kerala, dove il partito di Sonia Gandhi governava per tradizione, il Communist Party of India (Marxist) ha ottenuto 58 seggi su 140; in West Bengal, la chief minister Mamata Banerjee ha vinto un secondo mandato con il Trinamool Congress Party, che si è aggiudicato 211 parlamentari su 294; infine nel Tamil Nadu la chief minister uscente J. Jayalalithaa ha “scritto la storia” del suo Stato, dal momento che è la prima governatrice – in 32 anni – a essere rieletta per un altro mandato.

Di seguito pubblichiamo tre commenti di esponenti cattolici indiani, che hanno condiviso con AsiaNews le loro opinioni sul voto.

Il nuovo governatore in Assam “è un allievo di don Bosco”

Per molti di noi, il risultato è stato sorprendente. Sappiamo che sono stati spesi molti soldi per queste elezioni, ma non avremmo mai immaginato che potessero fare la differenza. Forse rimarrete sorpresi nel sapere che Sarbananda Sonowal, il candidato chief minister del Bjp, è stato uno studente della scuola di don Bosco di Dibrugarh, dove ho servito come vescovo dal 1981 al 1992. Di recente egli è stato ospite di alcuni nostri incontri.

Molti giovani irrequieti hanno scelto il Bjp per costruire il proprio futuro che non vedevano sotto il governo di Tarun Gogoi [del Congress, chief minister per quattro mandati]. Allo stesso tempo però dobbiamo essere vigili sulle possibili iniziative negative che potrebbero danneggiarci. Dobbiamo collaborare insieme in tutto ciò che può contribuire alla costruire della nazione e alla crescita umana.

Mons. Thomas Menamparampil, amministratore apostolico di Jowai

Il Congress in Kerala “è stato schiacciato dalla corruzione”

In Kerala lo United Democratic Front [Udf, coalizione partita capeggiata dal Congress, ndr] è stato sconfitto per due motivi: il primo, è che sono dilagate storie di corruzione (e la popolazione sapeva che c’era un fondo di verità nelle accuse) e nel partito del Congress è mancata la volontà di affrontarle con coraggio sulla base di valori; il secondo è che lo Udf, e in particolare il Congress, non è stato esplicito nell’opporsi alle forze settarie del Bjp.

La cocente vittoria dei comunisti mostra in modo chiaro che la popolazione del Kerala rifiuta in generale l’ideologia dell’hindutva. Per tradizione, i cristiani del Kerala sono a favore del Congress. Anche ora, il maggior sostegno al Congress proviene dal Kerala, dove sono concentrati i cristiani. Ma si sta consolidando il voto di una minoranza a favore della sinistra, che indica in maniera esplicita l’opposizione alla corruzione e all’ideologia dell’hindutva. Credo che la tradizionale mentalità anticomunista tra i cristiani stia tramontando. La politica contro gli alcolici avrebbe dovuto dare grandi dividendi in termini di voto al Congress, ma si è rivelata un’occasione di grande corruzione.

P. Paul Thelakat, direttore di “Light of Truth” ed ex portavoce del Sinodo siro-malabarese

La vittoria di Mamata, “amica e protettrice dei cristiani in West Bengal”

La popolazione del Bengal ha concesso una clamorosa vittoria allo sviluppo. È un risultato storico, perché Mamata ha migliorato il margine di voto (44,9%), ottenendo il 72% dei seggi in assemblea. Lei è la leader indiscussa.

Lo slogan elettorale “Poribortan” [ricambio] le ha fatto guadagnare la fiducia e l’approvazione delle persone, che hanno visto e sperimentato questo sviluppo attuato nei villaggi, città e aree urbane del Bengal.

Alcuni degli “schemi” iniziati dal governo di Mamata hanno aiutato ad aumentare la fiducia che “Mamata è per il popolo”.

Tra quelli che le hanno assicurato il maggior numero di voti, vi è il Khadya Sathi Scheme, che ha distribuito riso a prezzi bassissimi (un kg a 2 rupie) a 70 milioni di persone, sulla base del National Food Security Act. Poi il Shabuj Sathi Scheme, che ha fornito biciclette alle ragazze delle zone rurali, che in questo modo si possono recare a scuola. Infine il Kanyashree Scheme, che ha dato alle ragazze un sussidio annuale: così è stato scoraggiato il fenomeno dell’abbandono scolastico.

Per quanto riguarda lo sviluppo rurale negli ultimi quattro anni, i villaggi sono stati collegati con strade ed è stata garantita la fornitura di acqua potabile. L’amministrazione distrettuale ha assunto la sorveglianza dei lavori, dal momento che Mamata si è resa contro che i suoi ministri non eseguivano i compiti.

Le minoranze sono molto soddisfatte di Mamata. In molte circoscrizioni è stato proprio il voto delle minoranze a pesare di più. Su 294 seggi, esse sono state determinanti in più di 100.

La governatrice è anche molto vicina ai cristiani. Non è mai mancata alla messa della notte di Natale, che è sponsorizzata dal governo statale ed è celebrata in modo pubblico in Park street. Lei è subito disponibile al dialogo e a negoziare con le minoranze quando si presentano dei problemi.

Quando è avvenuto l’incidente di Ranaghat [durante il quale un convento è stato vandalizzato e la superiora di 72 anni stuprata con ferocia, ndr], Mamata è corsa di persona sul posto e ha assicurato ogni misura necessaria per proteggere le suore. Dopo quell’aggressione, le forze di polizia sono state messe di guardia ad ogni sede di missione, parrocchia e istituzione, persino nelle aree più remote.

Mamata si è interessata a rendere autonomo il St. Xavier College e questo progetto verrà attuato presto.

Quando è morta suor Nirmala MC, Mamata ha trascorso tre ore nella casa delle missionarie per la funzione funebre, indossando la sari bianco e blu come qualsiasi altra missionaria di Madre Teresa, confondendosi tra la folla!

Ho sentito dire che è desiderosa di recarsi in Vaticano per la canonizzazione della beata Madre Teresa di Calcutta.

Mamata è una persona semplice, onesta, con uno stile di vita frugale: in questo modo ha conquistato i cuori di milioni di persone nello Stato.

Nel suo secondo mandato, vuole assicurarsi che tutti gli schemi introdotti dal suo governo funzionino a pieno regime. Dovrebbe sbarazzarsi delle truffe che hanno macchiato i leader dei partiti e i suoi colleghi. Dovrebbe ridurre le organizzazioni criminali ad ogni livello.

Ritengo che Mamata dovrebbe accertarsi di bloccare il sistema di tangenti, che ha contraddistinto il suo stile di vita nel primo mandato. Così le persone la benediranno con un altro mandato.

P. Jothi sj, direttore dell’Udayani Social Action Forum

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