08/05/2010, 00.00
VIETNAM - VATICANO
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Installato il nuovo vescovo coadiutore di Hanoi. Qualche protesta

di J.B. An Dang
Migliaia hanno partecipato alla messa; qualche centinaio ha protestato all’esterno, nel timore che mons. Kiet venga rimosso, secondo le dure richieste del governo. Il vice-presidente della Conferenza episcopale sottolinea l’unità e il comune amore alla Chiesa.
Hanoi (AsiaNews) – Migliaia di cattolici hanno partecipato ieri mattina alla cerimonia di installazione del nuovo vescovo coadiutore di Hanoi, mons. Peter Nguyen Van Nhon nella cattedrale di S. Giuseppe. Mons. Van Nhon, 72 anni, è coadiutore di mons. Joseph Ngo Quang Kiet, 58 anni, da diversi anni malato. La cerimonia si è svolta in modo tranquillo, pur fra i timori di proteste.
 
Molti cattolici di Hanoi temono che il Vaticano abbia assecondato le pretese del governo [di rimuovere l’arcivescovo] e che l’arrivo del coadiutore affretti il momento del ritiro di mons. Kiet. Alcuni pensano che il cambio di leadership nella diocesi di Hanoi sia una condizione previa posta dal governo per la ripresa dei rapporti diplomatici fra Santa Sede e Vietnam, uno scopo che il Vaticano persegue da anni attraverso dialoghi informali.
 
Ieri mattina, centinaia di persone sono rimaste fuori dalla cattedrale con striscioni e cartelli per esprimere la loro ammirazione verso mons. Ngo Quang Kiet, domandando che egli non venga rimosso dalla diocesi (v. foto). All’interno della cattedrale, nel suo discorso, l’arcivescovo Kiet ha riconosciuto i timori dei fedeli riguardo alla nomina di mons. Van Nhon. “In passato – ha detto – la Chiesa del nord ha sofferto molto. L’arcidiocesi di Hanoi ha vissuto tempi miseri. Dal punto di vista psicologico, avendo sofferto così tanto nella nostra vita, è naturale e anche necessario stare in allerta”.
 
Ma egli ha pure assicurato i fedeli che mons. Peter Nguyen Van Nhon amerà e avrà cura della diocesi e del suo gregge: “la vostra felicità – ha detto mons. Kiet - sarà la sua gioia; la vostra tristezza sarà la sua amarezza; le vostre aspirazioni saranno i suoi desideri. Egli vivrà e morirà con voi”.
 
Mons. Joseph Nguyen Chi Linh, vice-presidente della conferenza episcopale vietnamita, si è congratulato con mons. Kiet per aver ricevuto mon. Van Nhon come coadiutore.
 
Anch’egli ha ammesso che la nomina ha infiammato dispute fra i cattolici vietnamiti. “Alcuni pessimisti - ha spiegato – lo hanno definito un grande errore del Vaticano, un segno di divisione fra i vescovi e nella conferenza episcopale, un segno di manipolazione subita e perfino un capitolo triste nella storia della Chiesa del Vietnam e di Hanoi in particolare”.
Il prelato ha però sottolineato alcuni segni positivi. Anzitutto, il fatto che “i vescovi della nazione hanno avuto la possibilità di ascoltare i fedeli da diverse situazioni di vita” e secondo, “nonostante le diverse differenze di opinione sulla nomina, essi mostrano un punto comune, che è l’amore di tutti i fedeli alla Chiesa”.
 
Egli ha poi invitato i cattolici ha pregare per la Chiesa in Vietnam.
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