18/09/2012, 00.00
NEPAL
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La festa del Teej in onore della donna divide il Nepal fra ricchi e poveri

di Kalpit Parajuli
A causa della crisi economica solo i più ricchi possono partecipare alla festa, in cui le donne si scambiano di doni e digiunano per augurare lunga vita ai mariti. I media locali parlano di persone che hanno venduto i propri reni per comprare gioielli e il tradizionale sari rosso.

Kathmandu (AsiaNews) -  La festa indù del Teej, tradizionale ricorrenza in cui le mogli digiunano in onore di Shiva per augurare lunga vita ai mariti, divide la società nepalese. La celebrazione è iniziata oggi in tutto il Paese, ma da settimane le donne delle caste più alte festeggiano la ricorrenza visitando i templi e organizzando sessioni di danza in cui esibire vestiti e gioielli. Alle donne lavoratrici non è stato permesso di assentarsi dal lavoro per celebrare la festa. In molti zone del Paese, le autorità religiose non hanno nemmeno comunicato la data esatta delle celebrazioni per escludere le caste più basse. Secondo i media nepalesi, per poter partecipare alla festa e indossare gioielli e il tradizionale sari rosso, alcune donne hanno venduto i propri reni.

Govinda Tandon, esperto di cultura indù, sottolinea che il Teej "si è trasformato negli anni in una festa alla moda, che coinvolge solo le famiglie più ricche e potenti del Paese. Ma la maggior parte delle donne nepalesi vive nella povertà e può permettersi solo un pasto al giorno". Secondo Tandon "questa situazione è un'offesa all'induismo e divide la società". 

La tradizione prevede che un giorno prima del digiuno del Teej le donne si riuniscano insieme per scambiarsi in dono cibi, vestiti e gioielli, indossando un sari rosso. Rima Dahal, è una donna indù che lavora per una ditta di costruzioni di Kathmandu. "Solo chi riesce a sopravvivere - spiega - può rispettare le tradizioni religiose. Se io manco un giorno dal lavoro, nessuno porta da mangiare ai miei figli. Per me non esistono festività". Rima accusa la classe dirigente corrotta, che invece di aiutare la popolazione utilizza le festività come una vetrina mondana.

Critiche alla virata commerciale del Teej sono state fatte anche dalla famosa attrice Rekha Thapa, che in un programma televisivo ha affermato che l'induismo "ha diviso la società nepalese in chi possiede e in chi non ha nulla". 

 

 

 

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