17/03/2010, 00.00
CAMBOGIA
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Missionario del Pime: Istituto San Paolo, polo di eccellenza per l’istruzione in Cambogia

Il nuovo centro di studi superiori è “un’opera imponente” che accredita le scuole cattoliche “presso il mondo universitario”. P. Alberto Caccaro: puntare su “qualità e contenuti”, per offrire un valido percorso di studi a studenti bisognosi. Il centro, dotato di biblioteca e 25 aule con connessione internet, ospiterà 190 studenti.
Phnom Penh (AsiaNews) – Il nuovo Istituto superiore San Paolo è “un’opera imponente” che accredita le scuole cattoliche “presso il mondo universitario”, offrendo una formazione ai giovani nel campo dell’agronomia e dell’informatica. P. Alberto Caccaro, missionario del Pontificio istituto missioni estere (Pime), da molti anni in Cambogia, giudica con favore la nascita del primo centro di studi superiori fondato e guidato dalla Chiesa cattolica locale. “L’educazione in Cambogia – spiega ad AsiaNews – è un mercato colossale dove si registrano casi di malaffare. Un’iniziativa di questo genere è benvenuta”.
 
Il 2 marzo scorso, a poco meno di un anno dalla posa della prima pietra, è stato inaugurato l’Istituto superiore San Paolo, voluto con forza da mons. Olivier Schmitthaeusler, nuovo vescovo coadiutore di Phnom Penh, e realizzato grazie all’impegno comune della Chiesa cattolica cambogiana. Il centro sorge a Takeo, 70 km a sud della capitale (nella foto il vescovo davanti al cantiere), e intende diventare un “polo di eccellenza”, sottolinea il vescovo, “per tutti gli studenti poveri, che non dispongono dei mezzi finanziari per proseguire gli studi a Phnom Penh”.
 
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato numerose autorità del governo cambogiano, fra cui il vice-Primo ministro, i rappresentanti del Ministero per l’istruzione e i colleghi dell’agricoltura, insieme al nunzio apostolico mons. Salvatore Pennacchio. “La loro presenza – commenta p. Caccaro – fa capire quanto sia importante il progetto”.
 
Il polo scolastico formerà i giovani nel settore agricolo e informatico e prevede programmi specifici in collaborazione con l’Università reale di agraria a Phnom Penh, con il politecnico Ngee An  e la Fondazione Lien Aid di Singapore. Realizzato grazie anche ai finanziamenti di un benefattore della Città-Stato asiatica, l’istituto cattolico è dotato di una biblioteca di 800 metri quadrati e una struttura principale formata da 25 aule con computer e connessioni ad internet, che ospiteranno circa 190 studenti.
 
“La struttura è molto grande – aggiunge p. Caccaro – e offre la possibilità di seguire corsi via internet, tenuti a Phnom Penh. Analogo discorso vale per le lezioni fatte all’estero e trasmesse in tempo reale nell’istituto”. A fronte di un costo alto di gestione, sottolinea il missionario, “l’ambizione del progetto è notevole”.
 
P. Caccaro spiega che “l’educazione oggi in Cambogia è mercato colossale”, con casi di malaffare. “Ben venga – aggiunge – una iniziativa di questo genere, cercando di capire come mantenere alta la qualità della proposta educativa a fronte dell’alto numero di studenti”. Il sacerdote precisa che la “vera sfida” saranno la “qualità, i contenuti, l’effettivo apprendimento senza scorciatoie”.
 
Infine, il 20 marzo prossimo la comunità cattolica cambogiana festeggerà l’ordinazione di mons. Olivier Schmitthaeusler a vescovo coadiutore di Phnom Penh.
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