Myanmar: a dicembre riprendono i lavori per la costituzione

La comunità internazionale giudica l'operazione solo un inganno

Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Ricominceranno a dicembre i colloqui per la stesura della nuova costituzione del Myanmar, sospesi dal 31 marzo scorso. Lo ha reso noto il tenente generale Thein Sein che dirige i lavori. "La Convenzione nazionale per la stesura della costituzione ha dichiarato il generale si riunirà di nuovo il 5 dicembre nell'accampamento di Nyaunghnapin nei pressi di Yangon". La stesura di una nuova costituzione è il primo di 7 punti che il governo militare dell'ex Birmania si è dato per la transizione alla democrazia.

Unione Europea, Stati Uniti d'America, Nazioni Unite e gruppi per la promozione dei diritti umani considerano però il piano per la democrazia una semplice operazione di propaganda. Gli stessi colloqui per la costituzione sono considerati un inganno, dato che si protraggono da più di 10 anni e sono boicottati dal principale partito d'opposizione, la Lega nazionale per la democrazia di Aung San Suu Kyi, che dal marzo 2003 si trova per la terza volta agli arresti domiciliari.

Analisti ritengono che il governo non spinga i delegati ad una rapida stesura della costituzione: finora solo 3 dei 16 capitoli previsti sono stati approvati. Inoltre i lavori, secondo quanto dichiarato dal ministro per l'informazione generale brigadiere Kyaw Hsann, saranno sospesi ogni 2 mesi, per permettere ai delegati di poter seguire anche i loro affari privati.

Il ministro degli esteri del Myanmar ha inoltre dichiarato che la giunta proseguirà sulla sua strada nonostante le pressioni esterne. Un mese fa l'ex presidente della repubblica Ceca Vaclav Havel e l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu hanno presentato al Consiglio di sicurezza dell'Onu un rapporto in cui si invitava la comunità internazionale a prendere provvedimenti nei confronti del Myanmar.