12/02/2018, 13.01
COREA
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Olimpiadi di PyeongChang, il taekwondo per la pace

Si è tenuta oggi un’esibizione dello sport nazionale con la partecipazione di 70 atleti di entrambe le Coree. Il concerto della troupe artistica nordcoreana. Fra il pubblico, il presidente sudcoreano e la delegazione di Pyongyang. L’ultima canzone dedicata al desiderio di riunificazione cantata dall’artista nordcoreana in duetto con una stella del pop sudcoreano. Riparte la delegazione del Nord: si apre la diplomazia “post-olimpica”. 

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Le squadre di Corea del Sud e del Nord si sono riunite per una dimostrazione congiunta di taekwondo, sport nazionale per entrambi i Paesi. L’evento si è tenuto oggi sul palco della Seoul City Hall per celebrare le Olimpiadi di PyeongChang, con la partecipazione di quasi 70 atleti del Nord e del Sud (v. foto 1 e 2).

La prima ad esibirsi è stata la World Taekwondo Federation, con sede a Seoul. Un manifesto con sopra scritto “Un mondo, un taekwondo” è apparso dall’alto mentre gli atleti spezzavano tavole di pino al ritmo di una versione rock della tradizionale canzone coreana Arirang. In seguito, la squadra del Nord ha ottenuto il plauso dei presenti, spaccando tavole spesse 10 cm. Le ragazze nordcoreane hanno poi sorpreso il pubblico rompendo 10 tavole di pino di seguito.

Ri Yong-son, presidente nordcoreano della International Taekwondo Federation, ha commentato con le lacrime agli occhi che “il taekwondo ha una sola radice”.

Stesse emozioni sono emerse sul volto di Kim Yong-nam (v. foto 3), presidente dell’Assemblea suprema del popolo della Corea del Nord, durante il concerto dell’orchestra nordcoreana Samjiyon. L’esecuzione si è tenuta due giorni fa al Haeoreum Hall del National Theater of Korea a Seoul, ed è stata uno degli ultimi eventi a cui la delegazione nordcoreana ha partecipato prima di ripartire. Sugli spalti erano seduti il presidente sudcoreano Moon Jae-in e la consorte, vicino a Kim Yong-nam e la sorella minore di Kim Jong-un, Kim Yo-jong.

Ha riscosso l’attenzione dei media sudcoreani la canzone finale, Il nostro desiderio, una canzone tradizionale coreana del 1947 contro l’occupazione coloniale giapponese. L’inizio del testo è stato modificato nel 1948, da “il nostro desiderio è l’indipendenza” a “il nostro desiderio è l’unificazione”. Insieme all’artista nordcoreana ha cantato Seohyun, stella del k-pop [genere musicale popolare della Corea del Sud, famoso in tutto il mondo, ndr]. Le due performer si sono tenute per mano, per poi abbracciarsi (v. foto 4) sotto gli applausi dei presenti – 1.500 persone, di cui 500 per invito del governo e mille scelte attraverso una lotteria.

La partenza di ieri sera della delegazione del Nord apre una nuova fase di “diplomazia post-olimpica”, a seguito dell’invito di Kim Jong-un rivolto al presidente Moon di recarsi in visita a Pyongyang. Sul futuro dei dialoghi si è espressa Kang Kyung-wha, ministro sudcoreano degli Esteri, dichiarandosi intenzionata a portare avanti i suoi doveri di capo diplomatico con una visione “attiva” e “creativa”. Secondo gli esperti, è probabile che Seoul decida di inviare un rappresentante speciale a Pyongyang. Oggi, il quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun, organo di stampa del partito al governo, afferma che il viaggio della delegazione è stato “significativo” e “un’importante occasione per migliorare i rapporti fra Corea del Nord e del Sud, instaurando un clima adatto per la pace nella penisola”.

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