03/09/2009, 00.00
INDIA
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Tragedia aerea nell’Andhra Pradesh: muore il governatore Reddy, difensore dei dalit cristiani

di Nirmala Carvalho
Politico cristiano tra le file del Congress, Y.S. Rajasekhara Reddy era conosciuto per le sue battaglie a favore degli emarginati. Il vescovo di Hyderabad: “Ho perso un amico” che “non ha mai avuto il timore di dichiarare la sua fede” e“non ha mai agito compiendo discriminazioni in base alla casta o al credo”.
Hyderabad (AsiaNews) - La morte di Y.S. Rajasekhara Reddy, Chief minister dell’Andhra Pradesh, lascia l’India senza parole. Cristiano, 60enne, esponente di spicco del Congress, Reddy era considerato uno dei politici di lungo corso più autorevoli del Paese. Il ritrovamento dei rottami dell’elicottero su cui stava viaggiando insieme ad altre quattro persone hanno tolto ogni illusione a chi sperava che la notizia della scomparsa del velivolo, diffusa nel pomeriggio del 2 settembre, potesse essere smentita.
 
“È un giorno davvero triste e sono profondamente scioccato” è stato il commento a caldo di Narayan Dutt Tiwari, governatore dello Stato. A piangere la morte improvvisa di Reddy non ci sono solo i sostenitori del Congress ed i colleghi di partito e governo. Anche gli 8 milioni di cristiani dello Stato indiano piangono la scomparsa del Chief minister.
 
Raggiunto da AsiaNews, mons. Marampudi Joji, arcivescovo di Hyderabad afferma: “La Chiesa dell’Andhra Pradesh ha perso un difensore degli oppressi ed un campione dei diritti dei dalit cristiani. Il nostro Chief minister comprendeva la loro sofferenze e le ingiustizie che pativano”.
 
L’impegno di Reddy per i cosiddetti fuori-casta era notorio. Solo pochi giorni fa, il 26 agosto, aveva promosso una mozione ufficiale dello Stato verso il governo centrale di New Delhi in cui chiedeva di garantire ai dalit cristiani gli stessi diritti riconosciuti ai fuori casta indù. La mozione era stata votata a maggioranza dal parlamento dell’Andhra Pradesh con la sola opposizione, feroce, dei nazionalisti del Bharatiya Janata Party (Bjp)
 
“Ho perso un amico”, afferma mons. Joji. “L’Andhra Pradesh ha goduto della libertà religiosa. Qui i cristiani possono pregare e praticare la loro fede. Reddy ha dimostrato un’attenzione speciale per le minoranze, trattando secondo un principio di uguaglianza di tutte le comunità”.
 
Nel 2008 Reddy aveva esteso lo schema utilizzato dal governo per sostenere i pellegrini musulmani che si recavano alla Mecca anche ai cristiani che intendevano recarsi in Terra Santa.
 
Il vescovo di Hyderabad descrive il Chief minister come “un modello di uomo politico e di leader. Tutti hanno beneficiato della sua politica inclusiva, in modo particolare i poveri e gli emarginati. Non ha mai agito compiendo discriminazioni in base alla casta o al credo”.
 
Un cristiano che “non ha mai avuto il timore di dichiarare la sua fede”. Reddy ha subito spesso minacce da parte dei gruppi estremisti che non accettavano la sua linea politica improntata all’uguaglianza.
 
Tra i suoi strenui oppositori gli estremisti indù, ma anche i comunisti-maoisti che da trent’anni animano fazioni ribelli nell’Andhra Pradesh fomentando rivolte tra i contadini contro lo Stato. Dopo le prime notizie della tragedia aerea, alcuni media avevano ipotizzato responsabilità della guerriglia maoista nell’abbattimento dell’elicottero. Le autorità militari indiani affermano invece che si è trattata di una fatalità dovuta al maltempo presente sulla zona.
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