20/07/2005, 00.00
LIBANO
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Via libera al governo di Fouad Siniora

di Youssef Hourany
Del gabinetto non fa parte la corrente di Michel Aoun. La prima volta di Hezbollah.

Beirut (AsiaNews) - Il primo consiglio dei ministri dell'era post-siriana ha visto la luce ieri sera nel palazzo presidenziale, dopo 18 giorni di trattazioni, 6 incontri, l'ultimo dei quali ieri, 19 luglio, durato 9 ore. Un risultato difficile per il primo ministro Fouad Siniora, che ha compiuto ieri 62 anni. "Ho grande speranza – ha detto - che questa squadra opererà in maniera omogenea e solidale per essere all'altezza delle sfide alle quali il Libano si trova di fronte".

Il decreto di nomina è stato controfirmato dal presidente Emile Lahoud al termine di un incontro con Sinora, alla presenza di Nabih Berri, presidente della Camera dei Deputati. Il gabinetto è composto da 24 ministri rappresentanti le principali forze politiche del Paese, fatta eccezione per la Corrente Patriottica Libera, di Michel Aoun; 10 ministri sono anche deputati del parlamento; 11 su 24 sono già stati ministri di un precedente governo; 7 sono ministri riciclati dal precedente governo, guidato da Najib Mikati.

Sul piano politico, Lahoud ottiene 3 ministri: Yaacoub Sarraf (Ambiente), Charles Rizk (Giustizia) e Elias El Murr (vicepremier e ministro della Difesa). Il gruppo Kornet Chehwan con Nayla Mouawad prende il ministero degli Affari Sociali. Le Forze Libanesi sono al governo per la seconda volta, con Joseph Sarkis, al Turismo. Pierre Gemayel, del Partito Kataeb, va all'Industria. Hezbollah è al governo per la prima volta con Mohammad Fneih. È anche la prima volta che il partito sciita di Amal non è rappresentato da personalità extraparlamentari o extrapartitiche.

Siniora ha rifiutato di pronunciarsi sull'applicazione della risoluzione 1559 del disarmo di Hezbollah, unica milizia armata nel Libano siriano e post-siriano. Il premier ha dichiarato che il governo dispiegherà tutti i suoi sforzi per mantenere i migliori rapporti con la Siria: "Siamo due Paesi fratelli e vicini, abbiamo interessi comuni, una storia e un futuro comune. Le nostre relazioni sono fondate sul mutuo rispetto e nulla può separare il popolo libanese da quello siriano, perché essi desiderano in fin dei conti essere uno accanto all'altro. Qualunque cosa succeda, non può modificare il dato geografico". Siniora ha detto ad AsiaNews di volere recarsi in Siria per eliminare le cause del "raffreddamento" dei rapporti bilaterali e mettere fine ai problemi alla frontiera. Ha infine difeso la mediazione portata avanti dal segretario generale della Lega Araba, Amro Moussa.

Siniora ha ricordato il tentativo di includere nel governo l'ala legata a Michel Aoun: "Se le cose non hanno funzionato, sono pronto a cooperare con tutti i partiti, compresi quelli che non fanno parte del governo. Sono democratico, credo nelle libertà. Difenderò la posizione di Aoun come se fosse la mia e lui ha diritto di esprimere il suo punto di vista su tutte le questioni. Proteggeremo questo diritto. Penso che non ci sia potere senza opposizione. L'opposizione è necessaria e rettifica il corso dei fatti. Accoglierò positivamente le critiche che saranno formulate nella riunione di gabinetto, perché saranno per il suo bene". Il giudizio di molti osservatori è che il nuovo governo sia il risultato di un compromesso fra il presidente Lahoud e la maggioranza parlamentare guidata da Saad Hariri. Souhalil Bouiji, segretario generale del Consiglio dei Ministri, ha detto che l'insediamento ufficiale del governo avrà luogo venerdì 22 luglio.

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