01/08/2006, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Yunnan: 50 mila cani abbattuti per combattere la rabbia

Dopo 3 morti per idrofobia, il Governo locale ordina lo sterminio dei cani, uccisi anche per strada e davanti ai padroni. Risparmiati solo gli animali di polizia ed esercito.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Abbattuti 50 mila cani per ordine del Governo, dopo la morte di tre persone per idrofobia.

Nella contea di Mouding, nella sud occidentale provincia dello Yunnan, il massacro è durato 5 giorni e ha risparmiato solo i cani da guardia militari e le unità cinofile della polizia. I cani sono stati presi mentre passeggiavano con i padroni e subito abbattuti. Gli incaricati sono entrati nei villaggi di notte e hanno fatto rumore, così da far abbaiare i cani e andarli a prendere. Sono stati abbattuti anche i 4 mila cani vaccinati contro la malattia, per timore che non fossero immuni. E' previsto un indennizzo di 60 centesimi di dollaro Usa per ogni cane.

Quest'anno sono stati morsi 360 dei 200 mila residenti della zona, con 3 morti accertate tra cui una bambina di 4 anni.

Secondo il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive, negli ultimi anni sono aumentati i casi di rabbia, con 2.651 morti ufficiali nel 2004. Gli esperti ritengono che ciò sia conseguenza dell'aumento di cani di proprietà di privati, specie nelle campagne dove il 70% delle famiglie ha cani. Ma dipende anche dalla bassa percentuale (solo il 3%) di vaccinazioni contro il contagio. (PB)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Scoperto a Taipei un vaccino efficace contro l’influenza aviaria
30/01/2007
Non si ferma l’epidemia di rabbia nell’isola di Bali
04/08/2010
Changchun: Venduti vaccini anti-rabbia difettosi
17/07/2018 09:09
Auto contro la folla: tre attacchi in poche ore in Cina
20/03/2024 11:35
Pechino furiosa: Taiwan vuole cambiare la Costituzione
28/09/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”