Nell'udienza generale tenuta oggi in piazza San Pietro, Francesco ha ripercorso le tappe del viaggio apostolico che nei giorni scorsi lo ha portato in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e a Singapore. "Ho incontrato comunità vive che crescono per attrazione. Mi ha rallegrato il cuore poter stare un po’ con i missionari e i catechisti di oggi".
Identificate come Ri e Kang, 39 e 43 anni, stavano aiutando altre donne a fuggire in Corea del Sud. Entrate in Cina come vittime di tratta, una volta rispedite in Corea del Nord sono state uccise dopo un processo pubblico, confermato da diverse fonti.
Dopo un recente restauro attira migliaia di turisti da tutto il mondo a Khudžand, la seconda città del Paese. Testimonianza non solo delle tradizioni locali, ma anche punto di riferimento di un’economia ancora molto vacillante che vuole ritrovare le strade del commercio regionale e globale.
Solo in queste ore, con il ripristino delle connessioni, sta emergendo la vastità della devastazione che si è abbattuta sul Paese. Le diocesi di Taunggyi e Kengtung, nello Shan, sono rimaste completamente isolate. Diverse fonti locali hanno confermato che la giunta golpista non ha risorse per far fronte alla situazione e la popolazione è abbandonata a se stessa. La Fondazione Pime rilancia il fondo "Emergenza Myanmar" per gli aiuti.
Lo scrive papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della gioventù che la Chiesa celebrerà nelle diocesi il 24 novembre, a poche settimane dell’inizio del Giubileo. “Anche davanti a voi il Signore apre una strada e vi invita a percorrerla con speranza”.
Nella sua visita papa Francesco ha parlato dell'urgenza di non lasciare ai margini nessuno all'ombra dei grandi grattacieli del Sud-est asiatico. Un impegno che nella città-Stato ha un volto significativo nell'esperienza di "Pro Bono SG", un gruppo di professionisti che operano gratuitamente al servizio di quanti non potrebbero permettersi una difesa legale. Vincendo anche alcuni pregiudizi diffusi in una società che esalta il rigore.