Lei cristiana e lui musulmano, sposati da vent'anni in un Paese dove ufficialmente non sono ammessi i matrimoni misti. All'incontro mondiale delle famiglie a Roma hanno portato la loro testimonianza: "Abbiamo dovuto affrontare tante resistenze da parte di chi ci sta intorno. Dopo tre anni di matrimonio ho accettato la scelta di Agnes di tornare a essere cattolica e da quel momento ho deciso anche di accompagnarla in chiesa".
Un camionista di 63 anni è deceduto al quinto giorno di attesa per il rifornimento. Una madre ha gettato il figlio di cinque anni nel fiume Kelani e ha tentato il suicidio. Crescono i prezzi dei generi alimentari e mancano i farmaci. L’opposizione paventa il pericolo di una guerra civile in un clima di conflitto crescente.
I coniugi sono parte della delegazione invitata a rappresentare Taiwan all'Incontro mondiale delle famiglie. Sposati da 28 anni, due figli, sono impegnati in progetti di sostegno a nuclei nascenti o in difficoltà in Cina, Malaysia, Filippine. La questione delle famiglie miste e il percorso volto al dialogo e alla formazione. L’impegno con i sacerdoti nella formazione per la cura pastorale.
I Paesi con cui la Russia oggi si sente in contrapposizione non sono i “nemici”, ma i Paesi “non amichevoli”. Per capire in profondità questa definizione si possono ricordare le tesi di Vladimir Solov’ev, che alle soglie del XX secolo ricordava la “natura femminea” della Russia. In questa prospettiva la guerra è una reazione che afferma l’ingiustizia e la violenza maschile di un Occidente che vive solo di sé stesso e non onora la capacità di sacrificio della sua sposa, il suo desiderio di generare un mondo nuovo.
Le notizie di oggi: una inchiesta Onu stabilisce che le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso Shireen Abu Aqla; in Afghanistan mancano medicine per sopravvissuti del terremoto, ieri altre cinque vittime per scosse di assestamento; la Chiesa vietnamita organizza una “Coppa nazionale sinodale 2022-23” di calcio; in Siberia le inondazioni hanno distrutto due ponti, villaggi isolati.
Un rapporto di Amnesty International parla di demolizioni indiscriminate e insensibili. Colpiti almeno 558mila abitanti, agli stranieri negati anche i risarcimenti promessi dallo Stato. Dietro l’immagine di nazione “progressista e sfarzosa” emergono “storie orribili di abusi e violazioni”.