Il generale birmano a capo dell'esercito golpista ha incontrato il premier cinese Li Qiang durante un vertice di due giorni sulla regione del Mekong. Dalle dichiarazioni cinesi emerge l'attenzione ai progetti infrastrutturali minati dal conflitto civile. Una questione che Pechino discute anche con le milizie che hanno il controllo dei confini e del commercio di terre rare.
Al centro della contesa un’area vasta 23 dunam finora esplorata solo in minima parte. Ad oggi sono emerse decine di manufatti e reperti. A nulla sono servite le denunce fatte per cercare di bloccare la vendita. Il governatore Rebwar Taha assicura di voler tutelare il patrimonio, ma fra i locali è forte la preoccupazione.
Nel mirino soprattutto agenzie governative dei settori sanitario e demografico, ma anche dati riguardanti la pubblica sicurezza. Riscontrati anche picchi di disinformazione alimentati dall’intelligenza artificiale in concomitanza con i momenti di maggiore tensione nel Mar Cinese meridionale.
Il Prevention of Terrorism Act (PTA), adottato come temporaneo nel 1979, è una misura draconiana mantenuta fino a oggi. Nei decenni è stata usata dai governi per "colpire e vessare minoranze, attivisti, giornalisti e voci critiche", sostiene Amnesty International. Il National People’s Power ne aveva promesso l'abrogazione ma recenti dichiarazioni fanno pensare a un dietrofront.
Surendra Jain, esponente locale del Vhp, parla di “coinvolgimento” delle istituzioni ecclesiastiche nel “business” del narcotraffico. Oltre a “distruggere la nostra cultura, insultando le tradizioni, le credenze”. Tre organizzazioni cristiane presentano una denuncia alle autorità contro la campagna diffamatoria. Parole “sprezzanti e odiose”.
Le notizie di oggi: almeno 50 morti nei nuovi israeliani sul Libano. Sull'isola indonesiana di Flores il vulcano continua a eruttare, sfollate migliaia di persone. Video sulle persecuzioni degli uiguri rimosso da Tik Tok. In Corea del Sud cescono i matrimoni con coniugi stranieri. La Turchia condona il debito del Kirghizistan.