Le forze di sicurezza hanno attaccato questa mattina il campo profughi di Aqabat Jabr. Nel mirino estremisti che avrebbero progettato un “attacco” a un ristorante a fine gennaio, sventato perché un’arma si è inceppata. Il premier israeliano pensa a una rete per “riempire” la Cisgiordania dando “contiguità territoriale” fra i vari insediamenti.
Scappato dal suo Paese nel 2016 perché minacciato dai talebani, Saleh Sepas ha messo in piedi una compagnia teatrale che utilizza il metodo del "teatro dell'oppresso" per sensibilizzare il pubblico sui problemi dell'Afghanistan e dei suoi abitanti. Da "ascoltatori silenziosi" i profughi in questo modo hanno la possibilità di diventare protagonisti e affrontare i propri traumi.
A rivelarlo è stato Francesco stesso durante la conferenza stampa nel viaggio di ritorno dal Sud Sudan, precisando che “non è ancora definito, ma possibile”. La visita ai 1400 cattolici del Paese avverrebbe significativamente a pochi giorni dall’inizio del Sinodo. Sulle altre visite: “l’India sarà il prossimo anno”.
Sotto osservazione il rispetto interno degli impegni internazionali. Nel mirino anche corruzione e discriminazioni personali. L’atteggiamento del governo turkmeno è evasivo. Gruppi religiosi obbligati alla registrazione.
L'appello nella Messa conclusiva nel Paese africano con il maggior numero di sfollati e rifugiati a causa di una guerra civile: "Deponete le armi dell'odio e della vendetta". "La speranza ha il volto delle donne, come santa Giuseppina Bakhita". La promessa di continuare ad accompagnare il processo di pace in Sud Sudan insieme al primate anglicano Welby e al moderatore della Chiesa di Scozia Greenshields.
Le sfide dell'India di oggi ma anche i passi concreti per accompare nella fede, nel messaggio diffuso dalla Conferenza dei vescovi di rito latino al termine della loro Assemblea plenaria tenuta a Bangalore. "Basandoci sulla fede comune di tutti i cristiani, evitiamo ogni fondamentalismo e raccontiamo insieme la storia dell'amore, della giustizia e della fraternità umana".