Le notizie di oggi: in Pakistan un tribunale ha sospeso una condanna contro l'ex premier Imran Khan. I cittadini del sud-est asiatico preferirebbero schierarsi con la Cina piuttosto che con gli Stati Uniti. Pyongyang ha lanciato un altro missile verso la costa. Con un vasetto di miele donato al capo della Commissione anticorruzione il re della Malaysia segnala la fine della sua "luna di miele" dopo l'insediamento. In Kazakistan le inondazioni di quest'anno sono state le più disastrose degli ultimi tre decenni.
La 45enne Laleh Saati era rientrata dalla Malaysia, dove aveva abbracciato la fede cristiana, dopo una vana attesa sulla richiesta di asilo. Un tribunale l’ha riconosciuta colpevole di aver agito “contro la sicurezza nazionale”. Alla base delle accuse presunti collegamenti con “organizzazioni cristiane sioniste”. Fra le “prove” anche il video del suo battesimo.
Un gruppo di 17 cristiani ha partecipato al gesto promosso dall'ufficio diocesano per lo sviluppo umano. A Chow Kit hanno vissuto insieme alle persone di strada, dormendo accanto a loro sui cartoni. "Abbiamo sperimentato il loro amore per il prossimo", racconta su Herald Malaysia una delle partecipanti. Il contatto con la povertà in una delle maggiori eononomie del Sudest asiatico.
È diventato un caso nazionale l'iniziativa della catena Kk Supermart che ha messo in vendita gli indumenti, reputati offensivi. Sulla questione è intervenuto anche il primo ministro Anwar Ibrahim: "Punizione giusta, ma senza esagerare". Michael Kong, politico non musulmano del Borneo: "Malaysia Paese multietinico. Rispetto per ogni etnia e fede".
Un gesto di una venditrice di un concessionario di automobili specchio di una società divisa fra tolleranza e fondamentalismo. Internauti divisi fra quanti apprezzano l'accettazione della benedizione indù e chi la attacca per aver commesso un peccato grave per un musulmano. Il caso dell'equipe formata da un chirurgo indù, un’anestesista buddhista e infermiere musulmane che hanno operato un sacerdote cattolico.
Il governo della Malaysia ha incaricato un proprio ministro di andare in visita in Cina per proporre una serie di investimenti in un impianto di lavorazione. Difficile prevedere se Pechino farà un'eccezione al proprio divieto di esportazione di tecnologie per l’estrazione e la trasformazione di terre rare. La raffineria dovrebbe servire anche a ridurre il (fiorente) commercio illegale di minerali critici.