Mentre Kuala Lumpur si prepara ad accogliere dal 26 ottobre il vertice più importante degli ultimi anni per l'Asean, la Malaysia ha annunciato la costruzione di una barriera da 50 chilometri nello Stato di Kelantan contro i traffici criminali dalla Thailandia. E la principessa di Bangkok dona fondi per un muro sul confine con la Cambogia.
La denuncia in un rapporto del Basel Action Network a pochi giorni dalla partecipazione del presidente Trump al vertice Asean. Per gli esperti Kuala Lumpur è la “nuova mecca” dove vengono riversate tonnellate di componenti. Un volume di affari da oltre un miliardo di dollari ma dalle conseguenze ambientali esplosive.
Human Rights Watch chiede una nuova indagine sulla scomparsa da Ampang della donna che sosteneva il governo dell'oppposizione in esilio. E mette in guardia sui rischi di una possibile repressione trans-frontaliera da parte della giunta militare birmana. L’attivista era fuggita nel 2015 e viveva sotto la protezione dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati.
Alcune immagini satellitari mostrano la petroliera russa "Perle", sanzionata dagli Stati Uniti e con i transponder spenti da mesi, affiancata a un’altra nave a 90 km dalla costa orientale malese, in una probabile operazione ship-to-ship. Secondo Bloomberg, sarebbe il primo caso documentato di trasferimento di gas naturale liquefatto. Sul fronte energetico, Mosca spinge verso l’Asia: anche il progetto Arctic LNG 2 ha avviato consegne in Cina.
Al vertice ASEAN di Kuala Lumpur del 26 ottobre la Malaysia punta a far firmare un cessate il fuoco definitivo a Thailandia e Cambogia. Ma dietro la disputa di confine si muove anche la questione dei centri per le truffe online: Bangkok accusa Phnom Penh di tollerare le attività illecite e ne chiede lo smantellamento come condizione per la pace. Intanto il premier thai Anutin alimenta il nazionalismo per la propaganda politica interna in vista delle prossime elezioni.
Il College General ha celebrato l'anniversario della fondazione della storica istituzione di formazione sacerdotale con una festa di tre giorni intitolata “Discernere gratitudine, fedeltà e speranza”. Tra omelie, testimonianze e riflessioni, vescovi e seminaristi hanno ricordato la missione del seminario nato nel 1665 nel Siam e che in Malaysia continua a essere faro di grazia, fedeltà e speranza per la Chiesa asiatica.