Il leader dell'Aam Admy Party - esponente dell'opposizione a Modi, scarcerato dalla Corte suprema dopo l'arresto del marzo scorso per lo scandalo sulle accise - si è dimesso dalla carica di capo del governo locale della capitale indiana, designando a succedergli un'altra esponente del suo partito. Vuole però l'anticipo del voto amministrativo a novembre per ottenere dai cittadini di Delhi un "certificato di onestà" e tornare alla guida dell'esecutivo.
Avviato il progetto “World Restoration Flagship” sostenuto dall'Onu per ripristinare 10mila ettari entro il 2030. Le foreste costiere sono vitali per proteggere il Paese da disastri naturali come tempeste e tsunami; hanno un ruolo cruciale nella resistenza al cambiamento climatico. Nimanthi e Semasinghe, ambientaliste: "mezzi di sussistenza sostenibili per le comunità rurali".
Nel secondo anniversario dell’uccisione della giovane curda per mano della polizia della morale le autorità impongono ancora il silenzio e la censura. Sulla famiglia, confinata ai domiciliari, la minaccia del carcere in caso di cerimonie pubbliche. Fragilità e divisioni nelle opposizioni favoriscono gli ayatollah. Il neo presidente promette più libertà in tema di internet e hijab.
Le notizie di oggi: sono oltre 500 le persone morte per le tempeste che stanno attraversano il Sud-est asiatico. Israele pone ritorno degli sfollati dal Nord del Paese tra gli obiettivi della guerra, passo ulteriore verso un'offensiva in Libano. L'India ha condannato le dichiarazioni di Ali Khamenei sul trattamento dei musulmani nel Paese. Primo caso del 2024 di vaiolo delle scimmie in Malaysia.
Il comandante del battaglione Akhmat continua a diffondere video e messaggi per i suoi 300mila follower. Dagli inizi degli scontri a Kursk tutti lo citano in Russia e lo invitano sempre più spesso nei vari talk-show di propaganda bellica.
Tra le poche novità della lista dei partecipanti alla seconda sessione del Sinodo - diffusa oggi dal Vaticano - il nome di mons. Vincenzo Zhan Silu, uno dei vescovi a cui fu tolta la scomunica nel 2018. In rappresentanza dei vescovi della Cina continentale, affiancherà il vescovo Giuseppe Yang Yongqiang, che già ha partecipato lo scorso anno. La sua diocesi nel Fujian è quella delle sofferte dimissioni del vescovo "sotterraneo" mons. Guo Xijin.