Inizia oggi l’Amarnath Yatra verso il santuario himalayano di Amarnath. Dopo l’attentato di aprile a Pahalgam costato la vita a 25 turisti, il governo indiano ha predisposto misure di sicurezza senza precedenti, con unità paramilitari, droni, mappatura digitale e veicoli blindati. Obiettivo è rilanciare il turismo nonostante le persistenti tensioni con il Pakistan.
I promotori della campagna moralizzatrice sono il governatore di Basilan Mujiv Hataman e il sindaco di Kidapawan Jose Paolo “Pao” Evangelista. I divieti riguardano l’uso di promuovere la propria immagine su progetti e iniziative finanziati con fondi pubblici. Applicata anche la politica del “divieto di regali” negli uffici governativi.
Da tempo le autorità di Tagikistan, Uzbekistan, Kirghizistan e Turkmenistan per "evitare gli eccessi" hanno bandito la feste di fine anno scolastico. Che avvengono però lo stesso di nascosto in dacie di campagna o scantinati, con spese per i regali che aumentano di anno in anno.
Diffuso il testo del messaggio del pontefice per la Giornata di preghiera per la cura del creato che da dieci anni la Chiesa celebra il 1 settembre. "Deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità" sono peccati le cui conseguenze sono pagate soprattutto dai poveri. Nel Messale Romano in arrivo un nuovo formulario per una Messa specificamente dedicata alla preghiera per la custodia del creato.
Alla vigilia dei suoi 90 anni, il Dalai Lama ha annunciato che sarà il Gaden Phodrang Trust a riconoscere la sua prossima reincarnazione, mantenendo le tradizioni religiose ed escludendo ogni ruolo per Pechino. La Cina ha però subito risposto rivendicando il controllo sul processo: si profila un futuro con due Dalai Lama e una forte crisi di legittimità che potrebbe trasformarsi in un più ampio scontro geopolitico.
Gruppi estremisti hanno assaltato la rivista LeMan, la magistratura turca ha disposto il fermo del direttore e di altre tre persone, fra cui l’autore del disegno. Erdogan parla di “chiara, vile provocazione” e accusa gli autori di immoralità. Attivisti e movimenti della società civile condannano le modalità del fermo, equiparabile a “tortura”, e la diffusione dei video.