08/06/2007, 00.00
CINA
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A 18 anni da Tiananmen, solo violenza in risposta alle proteste degli studenti

Un quotidiano del Sichuan pubblica il 4 giugno un annuncio che “saluta” la madri delle vittime del massacro di piazza Tiananmen nel 1989. Sospesi il direttore e almeno un giornalista. Intanto nell’Henan oltre 1.000 studenti si scontrano con la polizia dopo il pestaggio di una ragazza colpevole di pagarsi gli studi facendo la venditrice ambulante.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Dopo 18 anni, Pechino risponde ancora con la pura violenza alle proteste degli studenti: accade nell’Henan per una manifestazione dopo il pestaggio immotivato di una ragazza.. E su un quotidiano di Chengdu (Sichuan) un annuncio pubblicitario ricorda il massacro di piazza Tiananmen, con grande imbarazzo per il governo che pretende di dimenticarlo.

Sul Chengdu Evening News del 4 giugno a pagina 14 tra gli annunci pubblicitari a pagamento è comparso un trafiletto di una riga: “Salutiamo le madri indomite delle vittime del 4 giugno”. Il 4 giugno 1989 in piazza Tiananmen l’esercito ha sparato contro gli studenti che contestavano la corruzione e chiedevano libertà e democrazia, uccidendone migliaia. Nel Paese è vietato anche solo ricordare l’episodio, bandito dai libri di storia, sui media, su internet.

L’annuncio è stato molto letto e discusso nella zona, con grande imbarazzo del governo. Secondo fonti locali è stato sospeso Li Shaojun, vicedirettore esecutivo del giornale, solo perché era in servizio il 3 giugno e ha mandato la copia alla stampa. Sospeso anche il direttore, mentre il giornale ha chiuso i rapporti con l’agenzia pubblicitaria. Sarebbero stati licenziati anche due altri redattori.

La ditta pubblicitaria spiega che la giovane impiegata ha ricevuto l’annuncio ignorando cosa fosse successo il 4 giugno e l’ignoto cliente le ha detto che voleva commemorare un disastro in una miniera. Anche a due altri quotidiani è stato presentato l’annuncio, ma non l’hanno accettato.

Se allora gli studenti sono stati uccisi, ancora oggi la polizia reagisce violentemente ad ogni minima violazione. Il 6 giugno a Zhenghzhou (Henan) gli ispettori municipali hanno aggredito e colpito con violenza – facendole cadere vari denti -  una ragazza che si paga gli studi vendendo oggetti d’abbigliamento su una bancarella abusiva. Da diverse università sono accorsi gli studenti, infuriati per l’inutile violenza. La loro rabbia è esplosa quando la polizia ha detto che “non è successo nulla di grave” e non ha perseguito gli ispettori.

Per ore oltre 1.000 studenti si sono scontrati con la polizia, che li ha caricati e colpiti con i bastoni. Hanno circondato e colpito le auto della polizia e dato fuoco all’auto di un ispettore, ma non risultano feriti tra le forze dell’ordine. Testimoni dicono che 5 studenti sono stati portati via dalla polizia, dopo che la folla si era sciolta.

In seguito fonti del governo cittadino hanno detto che sei ispettori sono stati arrestati, due cacciati via e altri 4 sottoposti a procedimento disciplinare. L’ispettore municipale è stato creato negli anni ’90 per combattere la diffusa vendita ambulante illegale, ma molti di loro agiscono con violenza. Ieri lo Hainan Daily ha riferito che un venditore di Haiku è in coma dopo essere stato malmenato da 8 ispettori.

 

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