22/10/2007, 00.00
TAGIKISTAN
Invia ad un amico

Ai Testimoni di Geova proibito riunirsi e pregare

Il governo revoca loro l’autorizzazione e il culto è ora illegale nell’intero Paese. Sono accusati di avere fatta propaganda “illecita” distribuendo opuscoli. C’è timore nelle comunità, perché prima le autorità hanno schedato i loro nomi, le attività e i luoghi di incontro.

Dushanbe (AsiaNews/F18) – Il ministro della Cultura Mirzoshorukh Asrori ha revocato l’11 ottobre il riconoscimento ai Testimoni di Geova e ogni loro attività è ora illegale in Tagikistan. “Le autorità – racconta un Testimone sconcertato all’agenzia Forum 18 – ci hanno solo comunicato il divieto e di cessare ogni attività”.

Saidbek Mahmudolloev, dirigente del Dipartimento affari religiosi presso il ministero della Cultura, conferma che “il divieto è definitivo” e spiega che i Testimoni sono biasimati perché rifiutano di prestare servizio militare e perché hanno fatto propaganda religiosa “in luoghi pubblici, distribuendo – come dice l’ordinanza di bando - opuscoli di propaganda della loro fede”, “cosa che la legge vieta”.

Ora i Testimoni vogliono chiedere al presidente Emomali Rahmon e al primo ministro Okil Okilov la revoca del bando, per potersi riunire per pregare e leggere la Bibbia come è loro diritto costituzionale. Osservano che ogni loro attività era nota alle autorità quando li hanno riconosciuti nel 1997, che nel Paese hanno circa 600 fedeli divisi in 8 congregazioni e che proprio pochi giorni prima del divieto a Tursunzade, al confine con l’Uzbekistan, è stata approvata la nuova sala riunioni, unico loro luogo religioso riconosciuto nello Stato.

Ma fonti locali spiegano che è in atto un’operazione per ostacolare i gruppi religiosi più indipendenti dallo Stato: nel 2007 le autorità hanno monitorato con attenzione tutti i gruppi, obbligandoli a produrre l’elenco dei fedeli e delle attività e l’indicazione dei luoghi di incontro. Osservano che da alcuni anni è sempre più difficile praticare la propria religione nel Paese e che sono state chiuse moschee non autorizzate e indipendenti dal consiglio degli Ulema, che ha forti collegamenti con le autorità.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Dushanbe, lo Stato viola libertà religiosa e diritti umani in modo sistematico
02/04/2011
Tre moschee demolite e altre chiuse, in pericolo anche l’unica sinagoga
13/10/2007
Mosca, i Vecchio-Credenti in difesa dei Testimoni di Geova
03/03/2021 08:56
Le misure di Mosca contro le “sette estremiste”
14/09/2010
L’islam turkmeno contro il proselitismo delle altre fedi
04/08/2022 08:42


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”