28/12/2010, 00.00
COREA DEL NORD
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Anche funzionari del regime fuggono dalla Corea del Nord

Tre funzionari statali sono riusciti a lasciare il Paese malgrado l’accresciuta sorveglianza dei confini. Uno dei tre, secondo fonti di Seoul è a conoscenza di particolari sulla cooperazione militare tra la Corea del Nord e altri Paesi, dei metodi con i quali il suo Paese riesce a sottrarsi alle sanzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu e le voci secondo le quali per ottenere valuta forte esporta tecnologia per armi di distruzione di massa.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La fuga dalla Corea del Nord di tre funzionari del regime comunista, avvenuta in questi giorni, mostre la gravità della tensione scatenata dal bombardamento dell’isola di Yeonpyeong e la crisi di fiducia che colpisce anche uomini dell’apparato.
 
A conferma del significato della fuga dei tre uomini c’è la notizia dell’aumento della tangente pretesa dalle guardie di frontiera nordcoreana per “guardare da un’altra parte” in occasione di espatri clandestini. Il costo del passaggio illegale del confine al fiume Tumen (nella foto), secondo Kim Chul Min, un esule che vive negli Stati Uniti, è passato da 2-2,5 milioni di won sudcoreani (1,735-2,170 dollari) a 4 milioni di won, circa 3.500 dollari. Un mediatore cinese operante lungo il fiume Tumen ha confermato che “i nordcoreani hanno innalzato la sorveglianza lungo il confine e nessuno può passare se non paga 4 milioni di won”.
 
La fuoriuscita di tre esponenti del regime, avvenuta malgrado l’accresciuta sorveglianza dei confini, indica, secondo analisti di Seoul, l’aumento della sfiducia verso il futuro del regime anche all’interno dell’apparato di governo.
 
Il primo e più importante dei tre – dei quali non sono stati resi noti i nomi – è il responsabile aggiunto del gruppo degli interpreti dell’esercito. Egli ha chiesto asilo in Russia, ove si trovava per lavoro, ma gli è stato negato per motivi politici. Grazie all’assistenza di funzionari dell’Onu potrà comunque andare in Corea del Sud.
 
La sua fuga può creare serie difficoltà a Pyngyang in quanto l’uomo è certamente a conoscenza di particolari sulla cooperazione militare tra la Corea del Nord e altri Paesi. Tra le altre informazioni interne al regime in suo possesso, ci sarebbero anche i sistemi con i quali il suo Paese riesce a sottrarsi alle sanzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu e le voci secondo le quali per ottenere valuta forte esporta tecnologia per armi di distruzione di massa.
 
Il secondo espatriato era primo segretario della Lega della gioventù della provincia di Yanggang. Stava avendo una brillante carriera politica e sembrava prossimo a divenire membro del Comitato centrale del Partito dei lavoratori, quando è stato colpito da dure accuse del Partito perché sorpreso a vedere una soap opera sudcoreana. Il terzo è il direttore generale del Prongyang Okryukwan, un ristorante statale.
 
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