26/03/2022, 09.01
ASIA TODAY
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Arabia Saudita: ribelli yemeniti Houthi bombardano sito petrolifero

Le altre notizie del giorno: fumata nera nei colloqui tra India e Cina sul confine himalayano. Un quarto della popolazione di Hong Kong vuole emigrare. Crisi in Sri Lanka: due giornali sospendono le pubblicazioni per mancanza di carta. Il metropolita di Kiev Epifanyj invoca l’unione di tutti gli ortodossi di Ucraina. L’Azerbaigian attacca le aree del Karabakh ancora sotto controllo armeno.

ARABIA SAUDITA

Ribelli yemeniti hanno bombardato ieri una stazione petrolifera a Jeddah, città sul Mar Rosso che questo weekend ospita il Gran premio di Formula Uno. Appoggiati dall’Iran, gli Houthi hanno intensificato gli attacchi contro i sauditi, che con una campagna militare sostengono in Yemen il governo riconosciuto dalla comunità internazionale.

INDIA-CINA

Senza il disimpegno militare di Pechino e una soluzione alle dispute sul confine himalayano non ci potrà essere un miglioramento delle relazioni bilaterali. È quanto ha detto ieri il ministro indiano degli Esteri Subrahmanyam Jaishankar al suo omologo cinese Wang Yi durante un meeting a Delhi.

HONG KONG

Un quarto dei cittadini dell’ex colonia britannica progetta di emigrare. Lo ha rivelato ieri un sondaggio del Public Opinion Research Institute, un istituto indipendente. I motivi principali dietro i piani di “fuga” sono la crescente mancanza di libertà personale e il deteriorato clima politico.

SRI LANKA

Due tra i principali quotidiani srilankesi hanno sospeso le pubblicazioni delle edizioni cartacee per scarsità di carta. The Island e Divaina sono vittime della grave crisi economica che affligge il Paese, sotto pressione dopo aver registrato una drammatica riduzione delle proprie riserve di valuta estera.

SINGAPORE

Dopo la presa di posizione contro l’invasione russa dell’Ucraina, Singapore condanna con forza il test nordcoreano di un missile intercontinentale effettuato nei giorni scorsi. Per la città-Stato è un ulteriore allontanamento da una cauta politica estera per tradizione, e un segno di maggiore sostegno agli Usa e ai suoi alleati nella regione.

UCRAINA-RUSSIA

Il capo della Chiesa ortodossa autocefala in Ucraina, il metropolita di Kiev Epifanyj (Dumenko), ha rivolto un appello a tutti i sacerdoti ortodossi del patriarcato di Mosca per unirsi alla sua Chiesa: “Uniamoci attorno a Kiev in un’unica Chiesa locale, visto che da Mosca arrivano solo missili e bombe, con la benedizione del patriarca Kirill”.

AZERBAIGIAN-ARMENIA

Alcune divisioni dell’esercito azero hanno iniziato ad attaccare le zone del Karabakh ancora sotto il controllo armeno. Baku sfrutta il fatto che buona parte delle “forze di pace” russe presenti dal 2020 nella regione contesa sono state dislocate in Ucraina per partecipare ai combattimenti. I militari azeri avrebbero già preso i villaggi di Farukh e Pirljar.

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