Aumentano proteste e rivendicazioni per i diritti umani
Pechino (AsiaNews/SCMP) Più 3 milioni di persone hanno partecipato a manifestazioni di protesta e rivendicazione dei propri diritti durante il 2003. A riportare la notizia è la rivista "Prospettive" dell'agenzia di Stato Xinhua, che cita statistiche del Ministero di pubblica sicurezza. Rispetto al 2002, gli "incidenti di massa" sono stati circa 58mila - il 14,4% in più -, mentre i manifestanti sono aumentati del 6,6%. "Gli incidenti di massa causati dalla delusione della popolazione per le politiche del governo afferma la rivista - sono aumentati in maniera significativa. Questo sta avendo serie ripercussioni sulla stabilità sociale". Funzionari intervistati hanno confermato che i conflitti tra governo e popolazione sono diffusi in tutto il Paese. Xi Jinping, segretario del Partito comunista nella provincia del Zhejiang, ha informato la leadership che le agitazioni sociali sono diventate un "enorme problema". La rivista sottolinea che alcune delle "contraddizioni interne" sono sfociate nella violenza, diventando "casi criminali": "Molti di questi conflitti tra la popolazione si sono trasformati in omicidi. In qualche area, il 70% degli omicidi è stato causato da dispute tra persone".
Il rapporto ammette che la "corruzione nella burocrazia" è uno dei motivi che impedisce di gestire in modo adeguato consona la difficile situazione. Ma un commento pubblicato insieme all'articolo denuncia anche le responsabilità di "forze straniere oltreoceano che tentano di intervenire con tutti i mezzi possibili per intraprendere atti contro il governo strumentalizzando i conflitti interni".
Lo sviluppo economico selvaggio e diseguale di questi decenni, l'assenza di rispetto per i diritti umani, ha creato un malessere che ormai si diffonde fra contadini, migranti e piccoli proprietari.
Temendo l'esplosione di un conflitto sociale nel marzo scorso l'Assemblea nazionale del popolo (Anp) ha approvato cambiamenti costituzionali tesi a proteggere la proprietà privata e i diritti umani. A fine maggio, il governo ha avviato una campagna di un anno per perseguire abusi e crimini dei funzionari corrotti, mentre è in fase conclusiva un'altra campagna contro l'uso illegale della terra per la realizzazione di progetti edilizi. Malgrado queste misure, tornano alla ribalta della cronaca episodi di abusi e di sollevazioni popolari. Alla fine di maggio, a Xian (Shaanxi) si sono verificati scontri tra le autorità e circa 200 residenti che protestavano contro la demolizione delle loro abitazioni nel distretto di Anrenfang, che conta circa 20mila abitanti, destinato a un nuovo progetto edilizio. A Shenzhen (Guangdong), almeno 400 contadini hanno preso in ostaggio il vice-sindaco della città per protestare contro il piano di demolizione delle loro case nel distretto di Baoan, chiedendo un eventuale indennizzo di 100 milioni di yuan (9.980.000 euro). (MR)
25/02/2022 11:14