04/04/2013, 00.00
KIRGHIZISTAN
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Bishkek: arrestati due Testimoni di Geova con “false accuse”

Due donne, membri della comunità, sono accusati di truffa. Per la minoranza “è solo un tentativo per relegarci nell’illegalità”.

Bishkek(AsiaNews/Forum18) - Due Testimoni di Geova della comunità kirghisa sono stati arrestati il 20 marzo scorso nella città di Osh, nel sud del Paese. La corte di Bishkek, in attesa di emanare la sentenza, ha posto agli arresti domiciliari la 33enne Oksana Koryakin e la madre Nadezhda Sergienko, sulle quali pende un'accusa di truffa aggravata.L'intera comunità locale dei Testimoni di Geova ha subito denunciato l'avvenimento definendolo "ridicolo" e "paradossale".

Secondo la ricostruzione dei fatti avanzata dal comandante Major Nurdin Joroev, le due donne avrebbero adescato un'anziana con il pretesto di liberarla da una maledizione per poi sottrarle i risparmi di 130mila soms (circa 2.100 euro).  Ad oggi, l'accusa non è ancora riuscita a fornire prove convincenti e la stessa vittima della truffa non è stata in grado di identificare Nadezhda Sergienko come la donna entrata in casa sua il 15 marzo in compagnia della figlia. Oksana Koryakina è stata invece accusata dal comandante di polizia Nargiza Abdrahmanova di un'altra truffa avvenuta il 9 dicembre 2012 nella stessa città. In questo caso la vittima avrebbe però riconosciuto in Koryakina la donna che ha fatto visita a casa sua quel giorno, sottraendole, in dinamiche analoghe, una somma di 106.400 soms (circa 1.700 euro).

La giovane donna ha però fornito come alibi la sua presenza, in compagnia del marito, a un incontro di Testimoni di Geova tenutosi lo stesso giorno a Jalalabad.

Fonti anonime interne alla comunità sostengono che l'episodio rientri all'interno di una più ampia politica di intimidazione del governo ai danni della minoranza religiosa. Un membro interno alla comunità ha riferito Forum18 che "la reale motivazione di accuse come questa è un tentativo degli ufficiali locali di avere più Testimoni di Geova accusati di crimini di questo tipo, al fine di dichiarare illegale le nostra attività religiose".

Ma secondo Kanybek Mamatalivev, capo della Commissione Statale per gli Affari Religiosi, non c'è alcuna "forma di accanimento" contro la comunità.

L'episodio ha però un precedente: nel 2011 due giovani Testimoni di Geova furono incarcerati con una condanna a 7 anni, cancellata nove mesi dopo.  Fonti interne al gruppo sostengono che entrambi gli episodi sono avvenuti in seguito ai tentativi delle comunità di registrarsi in modo ufficiale. Le stesse fonti affermano che il governo sta inasprendo le limitazioni ai danni delle minoranze religiose.

 

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