Carlo Acutis: anche l’Asia guarda al primo santo millennial
Domani a San Pietro - insieme a quella di Piergiorgio Frassati - la canonizzazione del giovane vissuto tra il 1991 e il 2006 che utilizzava internet per diffondere la fede. Alcune sue reliquie stanno viaggiando anche nei Paesi asiatici, dove i suoi coetanei stanno imparando a conoscerlo. “Grande messaggio di speranza” per i giovani coreani che si preparano alla prossima Gmg. A Bangkok i giovani dicono: “È uno di noi”. Un nuovo seminario a lui intitolato in Laos.
Roma (AsiaNews) - Domani il mondo avrà il suo primo santo millennial, l’italiano Carlo Acutis (1991-2006). Il giovane - che verrà canonizzato insieme al beato Piergiorgio Frassati da papa Leone XIV nell’anno del Giubileo, dopo il rinvio delle cerimonia che nello scorso aprile avrebbe dovuto presiedere Bergoglio - sarà patrono di internet, per la sorprendente abilità informatica, condivisa con quanti gli chiedevano aiuto. Nella sua breve ma intensa esistenza usò infatti il web per diffondere la fede. E la sua storia sta attraversando ilo mondo intero: una reliquia del giovane nato a Londra ma cresciuto a Milano sta viaggiando anche attraverso l’Asia, attirando molte persone, in preghiera e devozione.
Fin dalla sua morte - avvenuta a Monza quando aveva solo 15 anni il 12 ottobre 2006, a causa di una incurabile leucemia fulminante - il messaggo di Carlo Acutis si è diffuso attraverso il web, con numerosi gruppi Facebook internazionali a lui dedicati, ispirando giovani in tutti i continenti. La sua vita ispira la stessa gioventù cristiana mondiale che si è raccolta lo scorso agosto a Roma, per il Giubileo dei Giovani. E che nel 2027 sarà chiamata alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Seoul. La reliquia - una ciocca di capelli - ha iniziato il suo viaggio asiatico proprio nella capitale coreana, nel novembre 2024. Da allora, non si è mai fermata, dando l’opportunità ai fedeli di riflettere sulla sua vita e sul suo carisma. Questa settimana è la Thailandia ad accogliere questo segno del nuovo santo.
Come riportato da Licas, solo in questi giorni centinaia di giovani cattolici thailandesi e non solo si sono riversati nella chiesa di St. Louis a Bangkok per venerare la reliquia di Carlo Acutis. Tra loro c’è anche chi ha visitato la tomba del giovane beato ad Assisi - al Santuario della Spogliazione, dove i suoi resti mortali riposano dal 2019 - in occasione del viaggio in Italia per partecipare agli eventi del Giubileo. “È uno di noi”, dice una giovane 11enne accorsa. Uno dei maggiori impegni del futuro santo fu la curatela di una esibizione dedicata al miracoli eucaristici, esposta anche in Asia, così come in Paesi di tutti i continenti. “L’Eucarestia è la mia autostrada verso il Cielo”, diceva Carlo Acutis. Ma era anche un adolescente “normale”, che amava i personaggi dei Pokémon e giocava alla PlayStation. La sua testimonianza tocca i giovani asiatici di oggi, per la capacità di unire il mondo digitale alla fede in Dio.
Mons. Kim Jong-kang, incaricato per la Gmg 2027 di Seoul della Conferenza Episcopale Cattolica Coreana, ha condiviso un messaggio in occasione della canonizzazione di domani. “Questo evento ha un grande significato per i nostri giovani che vivono nell'era digitale”, afferma. Carlo Acutis è definito “un uomo di Dio in abiti moderni”, e viene ricordato che in punto di morte offrì la sua sofferenza al Signore per il papa e per la Chiesa. In un mondo che vede un rapido progresso della tecnologia digitale Acutis utilizza i nuovi mezzi “per avvicinarsi a Dio piuttosto che come strumento di intrattenimento o consumo”, sottolinea. La Chiesa coreana, in occasione della canonizzazione, vive in ogni diocesi degli eventi educativi e spirituali dedicati al primo santo della Generazione Y, come un “grande messaggio di speranza per i nostri giovani che vivono nell’era digitale”, dice.
La canonizzazione - aggiunge mons. Kim Jong-kang - rappresenta infatti una “sfida” e una “grande speranza” per l’evangelizzazione verso i giovani della Chiesa della Corea del Sud. Anzitutto, perché, nonostante la giovane età, “il beato Carlo Acutis ha dimostrato che anche nella vita quotidiana dell’adolescenza è possibile mettere Dio al primo posto”. In secondo luogo, perché ha insegnato che la sequela del Signore “è una missione adatta all'era digitale”. I giovani coreani - presenti in circa 1500 a Roma al Giubileo dei Giovani, dove hanno ricevuto il testimone in vista della Gmg - sono rinomati nel mondo per le loro potenzialità nel campo della tecnologia. Esse “possono essere utilizzate come strumenti di evangelizzazione”, aggiunge. Infine, Acutis insegna anche “l'importanza di una vita di fede incentrata sull’Eucaristia”.
Il "viaggio" di san Carlo Acutis in Asia continuerà anche oltre la canonizzazione. La Chiesa filippina ha annunciato che ospiterà dal 28 novembre al 15 dicembre 2025 la reliquia del pericardio, conservata ad Assisi. Questo “dono prezioso” - così viene definito nella nota - è stato confermato da mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. La reliquia è affidata alla cura del gruppo “Friends of Blessed Carlo Acutis Philippines”. “Questa visita storica è un momento di rinnovamento e di festa per la Chiesa filippina, in particolare per i nostri giovani e le nostre famiglie, che sono invitati a incontrare la testimonianza del giovane santo che ci ricorda che l'Eucaristia è veramente la nostra ‘autostrada verso il Cielo’”, continua. Questo è solo un altro dei semi cresciuti in Asia dalla vita benedetta di Carlo Acutis. Santo dei giovani di tutto il mondo, che - come ricorda papa Francesco nell’esortazione apostolica Chritus Vivit - “ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza”.
Un altro segno significativo, infine, è il fatto che a Carlo Acutis sarà intitolato il nuovo seminario minore appena aperto a Vientiane, la capitale del Laos che ospita attualmente 9 ragazzi della sua età, seme importante per questa piccola Chiesa locale: “Confidiamo e speriamo nella intercessione Carlo Acutis per la nostra piccola comunità e per i nostri giovani - ha raccontato all'agenzia Fides il vicario apostolico di Vientiane mons. Anthony Adoun Hongsaphong -. Acutis è un modello e può essere per i nostri ragazzi una preziosa fonte di ispirazione. La sua fede, la sua profonda devozione eucaristica, che è poi una vita eucaristica, lo rende un esempio che indichiamo ai ragazzi laotiani. Speriamo che la figura luminosa di Acutis possa portare frutti di santità e il dono di nuovi sacerdoti alla nostra Chiesa”