05/10/2005, 00.00
CINA
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Contadini cinesi: 1 euro è la differenza fra la vita e la morte

E' il costo di una visita medica. Le spese per cure mediche indicate tra le principali cause della povertà. I contadini si curano da soli, mentre gli ospedali vicini alle zone agricole rimangono vuoti.

Pechino (AsiaNews/Scmp) – Per i contadini cinesi 10 yuan possono significare la vita o la morte. E' il costo per la visita da un dottore. Ma in molti villaggi i contadini non possono nemmeno permettersi le scarpe. Così si curano da soli e spesso vanno dal medico quando è troppo tardi.

Han Jun, direttore dell'Istituto per lo sviluppo rurale del Centro ricerche e sviluppo del Consiglio di Stato, dice che l'83% dei contadini non si cura in ospedale perché non può pagarne le spese. E' quanto risulta da uno studio svolto nel 2003, che ha interpellato oltre 1000 contadini in 118 villaggi sparsi in 25 province. Per le malattie meno gravi essi comprano da soli le medicine, ma il 20% non ha mai preso farmaci. Negli ultimi 3 anni l'82% dei contadini  deceduti è morto in casa senza andare in ospedale.

Poco più del 20% degli abitanti delle aree rurali gode di assicurazione sanitaria. In passato nelle campagne vi era una minima assistenza sanitaria a buon mercato, smantellata alla fine degli anni '70. A Secondo dati ufficiali, nel 1985 nelle zone agricole il personale medico era di 1,55 unità per 1.000 persone; nel 2004 solo 1,02. Negli ospedali delle vicine città i contadini utilizzano appena il 37% dei letti.

Non si ricorre all'assistenza sanitaria nemmeno per gravidanze e vaccinazioni dei bambini. Secondo il rapporto, il 32% dei bambini delle famiglie intervistate sono nati a casa e nell'86% dei casi i parenti hanno dovuto pagare le vaccinazioni. Da notare che le vaccinazioni costano più nelle depresse aree occidentali (9,2 yuan) che nelle prospere zone costiere (4,3 yuan).

In un circolo vizioso, la malattia è diventata una delle principali cause della povertà tra i contadini. Il 41% degli intervistati dichiara che è diventato povero per gli alti costi delle cure mediche necessarie per una grave malattia, pari a circa 7 mila yuan, più del reddito annuale di una famiglia agricola. I contadini sono, inoltre, più spesso soggetti a gravi malattie, per la mancanza di assistenza medica e per il grave inquinamento ambientale. Le aree rurali furono l'epicentro di un'epidemia di Aids nell'Henan e di una malattia trasmessa dai maiali nel Sichuan.

"C'è una correlazione – dichiara Zhao Geming, del Dipartimento epidemiologico dell'università Fudan di Shanghai – tra l'aumento delle malattie infettive nelle campagne e il carente servizio sanitario".

Il governo vuole creare cooperative mediche nelle province occidentali, con un contributo mensile di 10 yuan dai contadini e di 20 yuan pro capite dal governo. Si ritiene di coprire le cure mediche fino a 3 mila yuan. In questo modo - dichiara Lei Haichao, funzionario del Dipartimento per la politica e l'organizzazione del Ministero della Sanità - da giugno sono coperti da assistenza sanitaria circa 156 milioni di contadini (circa il 20% della popolazione rurale).

Ma i medici, pur ritenendo utile l'iniziativa, osservano che la somma non basta per le malattie gravi, come un'epatite B che richiede cure per oltre 6 mila euro. "Il governo – dicono – dovrebbe costruire cliniche e curare l'istruzione dei medici, ma almeno questo progetto è un passo nella giusta direzione". (PB)

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