11/05/2006, 00.00
COREA DEL NORD
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Corea del Nord: riprende il programma Onu di aiuti alimentari

Secondo l'accordo firmato venerdì a Pyongyang il World Food Program fornirà aiuti a 1,9 milioni di abitati, e sarà quindi di dimensioni minori rispetto il programma sospeso  dicembre. Responsabile Wfp: "Avremmo voluto una operazione più consistente ma non è possibile".

Pyongyang (AsiaNews/Agenzie) - La Corea del Nord e il Programma alimentare mondiale (Wfp) delle Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo per riprendere il programma di aiuti al Paese asiatico. Lo rende noto Tony Banbury, direttore del Wfp per l'Asia. Il programma sarà di dimensioni minori rispetto quello che è stato sospeso lo scorso dicembre.

L'accordo, secondo quanto dichiarato ieri a Pechino da Banbury, è stato firmato venerdì 5 maggio a Pyongyang. Fornirà aiuti alimentari a 1,9 dei "più bisognosi" fra abitanti del Paese contro i 6,5 milioni del vecchio programma. "Avremmo voluto una operazione più consistente – dichiara il funzionario – ma in questo momento non è possibile".

Banbury aggiunge che il Wfp lavorerà nella Corea del Nord con uno staff internazionale di 10 persone e gli verrà assegnato un ufficio a Pyongyang. In passato il Wfp lavorava con 32 operatori internazionali e aveva a disposizione 5 uffici nella capitale. Gli aiuti alimentari saranno forniti solo in aree dove la distribuzione potrà essere controllata: questo per assicurare ai donatori stranieri che gli aiuti sono consegnati a chi ne ha bisogno.

La Corea del Nord per più di una decade ha fatto affidamento sulle donazioni straniere per fornire alimenti alla popolazione. Il regime stalinista del nuovo leader Kim Jong-Il ha però ristretto i margini di manovra delle organizzazioni straniere e ha fatto pressioni affinché la distribuzione di aiuti venisse ridotta. Il Wfp ha sospeso gli aiuti a dicembre dopo la richiesta di Pyongyang di non fornire alimenti ma di sostenere la crescita economica. Da allora le due parti hanno iniziato un negoziato.

Alla fine dello scorso anno la Corea del Nord ha espulso tutte le organizzazioni private che fornivano aiuti alla popolazione. Il provvedimento è stato preso dopo la decisione dell'Unione Europea di appoggiare una risoluzione delle Nazioni Unite che critica lo stato dei diritti umani nel paese.

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