Delhi tratta con le milizie etniche per le terre rare del Myanmar
Nel tentativo di ridurre la dipendenza da Pechino, l’India ha avviato contatti diretti con l'Esercito per l'indipendenza Kachin (KIA). Il ministero delle Miniere ha coinvolto la compagnia statale IREL e la società privata Midwest Advanced Materials per valutare possibili esportazioni su larga scala. Sul fronte interno, intanto, il governo indiano ha deciso di escludere i progetti minerari dall’obbligo di consultazioni pubbliche, escludendo dai progetti di estrazione le comunità locali.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – L’India ha avviato contatti diretti con il L’Esercito per l’indipendenza Kachin (KIA), uno dei principali gruppi etnici del Myanmar che combattono contro la giunta militare. L’obiettivo, per Delhi, è di ottenere campioni di terre rare nel tentativo di ridurre la dipendenza dalla Cina, che controlla quasi interamente il commercio dei minerali.
Secondo fonti interpellate dalla Reuters, il ministero indiano delle Miniere ha coordinato l’operazione a luglio coinvolgendo la compagnia statale IREL e la società privata Midwest Advanced Materials, che hanno raggiunto un’intesa con i ribelli per l’invio dei primi campioni e la valutazione di esportazioni su larga scala. È un fatto raro per l’India, che solitamente evita di rapportarsi con gruppi armati indipendenti. Il KIA ha conquistato la cintura mineraria di Chipwe-Pangwa nell’ottobre 2024, assumendo il controllo di una delle aree più ricche al mondo di disprosio e terbio.
La Chiesa cattolica in Myanmar aveva già espresso la propria opposizione all’estrazione mineraria nella zona, responsabile dell’inquinamento del suolo e delle acque. Nel marzo 2023 il vescovo di Banmaw, Raymond Sumlut Gam, insieme ad altri quattro vescovi diocesani, aveva denunciato gli effetti della devastazione ambientale e ricordato che le risorse naturali sono “un dono di Dio” da custodire, sottolineando la responsabilità morale di proteggerle per le generazioni future.
Il controllo delle miniere ha rafforzato il peso politico-militare del KIA, che combatte per l’autonomia del popolo Kachin dal 1961 ed è tra i fronti più attivi contro la giunta sostenuta da Pechino dopo il golpe del 2021. Oggi i ribelli sono impegnati nella battaglia per Bhamo, città strategica dell’est Kachin dove di recente l’esercito birmano ha riconquistato due basi, secondo quanto riferito dal KIA, che ha lanciato la prima offensiva a dicembre.
La guerra ha colpito anche le comunità cattoliche della zona: la cattedrale di San Patrizio a Banmaw è stata incendiata dai militari a marzo di quest'anno e il vescovo è dovuto scappare a fine 2024.
Allo stesso tempo il governo indiano ha adottato nuove misure per accelerare l’accesso alle terre rare. Il ministero dell’Ambiente ha infatti deciso di esentare i progetti minerari relativi a minerali atomici, critici e strategici dall’obbligo di consultazioni pubbliche, previste da una normativa sulla valutazione dell’impatto ambientale. Si tratta quindi di una decisione che mette fine al coinvolgimento delle comunità locali, che durante le consultazioni pubbliche possono esprimere le loro opinioni riguardo i progetti di estrazione mineraria.
La scelta è stata motivata dal governo con “esigenze di difesa e sicurezza nazionale”, sostenute dal ministero della Difesa e del Dipartimento per l’Energia Atomica, che hanno denunciato una grave carenza di terre rare per la produzione di radar, sonar e sistemi di comunicazione.
Anche se i progetti di estrazione continueranno a essere sottoposti a valutazioni da parte di comitati di esperti, da tempo Delhi cerca di snellire le procedure di approvazione per sfruttare nuovi siti minerari. All’inizio dell’anno il ministero delle Miniere aveva pubblicato una lista di elementi critici per i quali sarebbe stata necessaria un’autorizzazione separata. Ma già nel 2023 era stata introdotta una legge per promuovere l’esplorazione e lo sfruttamento minerario, indipendentemente dai danni ambientali causati.
14/05/2025 08:29
19/06/2024 08:45




