12/11/2005, 00.00
VATICANO
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Domani a San Pietro beatificazione di Charles de Foucauld

Il rito sarà presieduto dal cardinale José Saraiva Martins. Saranno beatificate anche Maria Pia Mastena e Maria Crocifissa Curcio.

Roma (AsiaNews) - Il cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, presiederà domani 13 novembre nella basilica di San Pietro la cerimonia per la beatificazione di 3 persone, la più nota delle quali è il monaco francese Charles de Foucauld.

Le altre due beatificate saranno Maria Pia Mastena (1858- 1916), fondatrice dell'istituto delle Suore del santo volto, e Maria Crocifissa Curcio (1877- 1957), che ha fondato la Congregazione delle suore carmelitane missionarie di santa Teresa del bambino Gesù.

Papa benedetto XVI, secondo quanto stabilito dalle indicazioni che seguirà durante il suo pontificato, non presiederà la cerimonia. Tuttavia alla fine del rito si recherà nella basilica vaticana per venerare le reliquie dei neo beatificati.

La beatificazione di Charles de Foucauld è un'importante occasione sia per i cattolici della Francia, terra dove è nato nel 1858, sia per quelli dell'Algeria, dove è stato ucciso nel 1916 da banditi, sia per la Chiesa intera, per la sua testimonianza sul significato della missione tra gli islamici. Orfano sin da bambino, Charles de Foucauld era entrato nell'esercito e si era guadagnato una reputazione di buon soldato, ma aveva condotto una vita sregolata.

Nel 1886 ebbe una profonda conversione religiosa. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa si fece monaco trappista per vivere nella preghiera solitaria e nella contemplazione. Trasferitosi in una remota località algerina, ha vissuto con i musulmani e ha pregato per loro. Charles de Foucauld si augurava di vedere tutti gli uomini come un unico fratello, come "un fratello universale". Egli è stato anche un profondo etnologo e linguista, e ha tradotto molte opere poetiche tuareg in francese e la Bibbia in lingua berbera.

La beatificazione di Charles de Foucauld era programmata per il 15 maggio di quest'anno, domenica di Pentecoste, ma è stata spostata, come altre cerimonie, a causa della malattia di papa Giovanni Paolo II. Ed è stato proprio Giovanni Paolo II, nel dicembre 2004, ad approvare il decreto che riconosce il miracolo che ha portato alla beatificazione: l'inspiegabile guarigione di una donna italiana del cancro.

Il governo francese sarà rappresentato alla cerimonia dal ministro della giustizia Pascal Clement. Ci saranno più di 200 membri della famiglia religiosa di de Focault e una delegazione di militari francesi. Si attende anche un rappresentante del Consiglio degli affari islamici dall'Algeria.

Mons. Claude Rault, vescovo di Laghouat, la diocesi dove è vissuto e morto il p. de Foucauld, ha detto ad AsiaNews che "per la Chiesa in Algeria è un po' difficile parlare della beatificazione di de Foucauld dato il suo passato "coloniale". Anche alcuni giornali algerini, come Al Watan, sono critici verso la beatificazione. È vero che de Foucauld è vissuto nel pieno della colonizzazione, che forse vi sono suoi giudizi criticabili, legati all'epoca. Egli era un uomo del suo tempo. Ma ormai la Chiesa si è liberata dal suo passato post-coloniale e si è aperta a un'era nuova, più internazionale. Così anche fra gli intellettuali algerini vi è chi scopre un nuovo volto di Charles de Foucauld".

"Questa beatificazione  - egli aggiunge - è l'occasione di far riscoprire il vero volto di questo mistico e "fratello universale". La beatificazione arriva come un sigillo della nostra presenza in Algeria, in mezzo ai musulmani. La sua esperienza è profondamente simile alla nostra. Con la beatificazione questa esperienza viene presentata a tutta la Chiesa universale perché sia condivisa e sostenuta".

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