10/11/2006, 00.00
RUSSIA
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Dopo anni, mons. Kondrusiewicz ricevuto al Patriarcato di Mosca

L'arcivescovo della Madre di Dio è stato ricevuto dal metropolita Kirill: "unione" delle due Chiese sulle sfide del mondo moderno, il Patriarcato ortodosso chiede di "coordinare" le rispettive attività locali. Il problema di orfanotrofi e nuove parrocchie.

Mosca (AsiaNews) – Un 'incontro "di grande importanza" tra la Chiesa cattolica russa e quella ortodossa si è svolta al Patriarcato di Mosca lo scorso 8 novembre. A descriverlo in questi termini è uno dei protagonisti, mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo della Madre di Dio, che parla di "clima nuovo" nei rapporti tra le due Chiese. Ad AsiaNews egli spiega il significato della sua udienza con il metropolita Kirill, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca.

"Da anni chiedevo di essere ricevuto dal metropolita – dice Kondrusiewicz -  ma riuscivo ad incontrarlo solo in occasioni esterne". L'incontro, descritto da entrambe le parti come "cordiale e sincero", si è concentrato su due questioni: la conferma delle comuni posizioni delle due Chiese rispetto alle "sfide della modernità", prima tra tutte la secolarizzazione del mondo contemporaneo e i problemi legati alle attività della Chiesa cattolica nel Paese, in particolare la gestione degli orfanotrofi.

Mons. Kondrusiewicz riferisce di un "positivo" scambio di idee: "Prima di tutto abbiamo constatato che le nostre Chiese sono unite nell'affrontare le sfide del mondo contemporaneo e della secolarizzazione". E aggiunge: "Questo ci deve incoraggiare a testimoniare insieme i valori cristiani nella società e a risolvere i problemi più pratici legati ad esempio all'apertura di nuove parrocchie, alle attività pastorali e gli orfanotrofi".

In proposito, il metropolita Kirill ha chiesto che la Chiesa cattolica coordini e informi il Patriarcato sulle sue iniziative per evitare "sospetti e fraintendimenti". Tra le annose questioni che hanno alimentano le tensioni tra le due Chiese in Russia c'è infatti quella del presunto proselitismo cattolico. In particolare la polemica è concentrata sull'apertura di nuove parrocchie e sugli orfanotrofi gestiti da cattolici. Kondrusiewicz ha assicurato la piena collaborazione e ha sottolineato che gli orfanotrofi sono aperti al clero ortodosso che ha il diritto di svolgere la propria cura pastorale per i bambini: "A Mosca, in un orfanotrofio di salesiani, già da tempo un sacerdote ortodosso celebra battesimi e tiene incontri con i giovani; lo ritengo un buon esempio di collaborazione". La questione di nuove parrocchie è ancora meno problematica per il presule: "Abbiamo raggiunto il numero massimo di parrocchie e non vi è nessun progetto per averne di nuove, tanto più che il 25% di quelle esistenti non possiede edifici religiosi e celebrano messa in appartamenti; è questo per noi oggi è il vero problema". Ad ogni modo Kondrusiewicz assicura che "nessuno ha interesse ad agire nell'oscurità".

Secondo l'arcivescovo della Madre di Dio, "oggi c'è un clima nuovo tra ortodossi e cattolici e bisogna solo lavorare bene da entrambe le parti, rinnovare i nostri incontri e fare il possibile per normalizzare le nostre relazioni: il mondo si aspetta da noi una testimonianza cristiana comune".

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