23/02/2011, 00.00
GIAPPONE
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Dopo quasi due anni, in rosso a gennaio la bilancia commerciale del Giappone

E’ la prima volta da 22 mesi che gli scambi commerciali sono passivi, conseguenza del minimo aumento delle esportazioni. Gli esperti concordano che il Paese ha comunque superato la crisi e l’economia è in crescita.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – A gennaio il Giappone va in deficit negli scambi commerciali per 471,4 miliardi di yen (4,15 miliardi di euro), secondo dati ufficiali del ministero per le Finanze, per la prima volta da 22 mesi, a causa della scarsa crescita delle esportazioni.

Le esportazioni sono aumentate appena dell’1,4%, sorprendendo gli esperti che avevano prevista una crescita ben maggiore, intorno al 7%.

Gli esperti rimangono comunque ottimisti e ritengono che il Paese stia uscendo dalla crisi economica, con una costante ripresa delle esportazioni, seppure inferiore alle precedenti stime.Takahide Ciuchi, della Nomura Securities, ritiene che “il rallentamento della crescita delle esportazioni giapponesi sia temporaneo, le esportazioni possono continuare perché la domanda estera è ancora forte”.

Anche il deficit negli scambi commerciali è ritenuto solo momentaneo, conseguenza del rallentamento delle esportazioni nei Paesi asiatici: +0,4% a gennaio su base annuale, rispetto al +14,8% di dicembre.

Ha pesato soprattutto la minor domanda dalla Cina, maggior partner commerciale di Tokyo, verso la quale a gennaio le esportazioni sono cresciute solo dell’1% rispetto al gennaio 2010, mentre a dicembre erano cresciute del 20,1% sempre su base annuale. Pechino cerca di contenere la rapida inflazione e ha adottato misure per contenere la spesa. Inoltre a dicembre sono cessate le esenzioni fiscali in Cina sull’acquisto di autoveicoli.

I dati sono comunque contrastanti e molto legati al valore dello yen: gli scambi commerciali con gli Stati Uniti a gennaio sono saliti del 21,7% rispetto al gennaio 2010, mentre quelli per l'Europa sono scesi del 31,3% sempre su base annua. Le esportazioni a gennaio sono invece aumentate del 6,0% verso gli Stati Uniti ma diminuite dello 0,7% verso l’Europa.

A loro volta, le importazioni sono aumentate più del previsto, con 14% su base annua. Le importazioni dall’Asia sono cresciute del 12,4% di yen. Tra queste, dalla sola Cina le importazioni sono cresciute del 17,2% rispetto al gennaio 2010.

Intanto a gennaio sono diminuiti, seppure di poco, i prezzi medi per trasporti, immobili e affitti.

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