Fallito l'accordo per il nuovo conteggio dei voti
Taipei (AsiaNews/Agenzie) Non si è raggiunto l'accordo tra maggioranza e opposizione per procedere a un nuovo conteggio dei voti, dopo la contestata vittoria di Chen Shuibian alle elezioni presidenziali il 20 marzo scorso. È scaduto il termine di 5 giorni fissato dall'Alta Corte di Taiwan, entro cui le parti avrebbero dovuto avanzare una proposta comune per procedere al nuovo conteggio.
Il Partito Progressista Democratico (DPP) al governo e la coalizione all'opposizione formata dal partito nazionalista del Kuomintang (KMT) e dal Primo Partito del Popolo (PFP) sono d'accordo sulla necessità di contare nuovamente i voti, ma non hanno trovato un consenso sulla modalità con cui procedere. Wu Ching-yuan, giudice della corte, confermando che entrambe le parti hanno presentato le proprie proposte scritte, ha detto: "La commissione di 3 giudici esaminerà le proposte e terrà presto un'altra udienza", ma non ha specificato la data.
Intanto, l'opposizione ha ritirato la richiesta di annullamento delle elezioni per timore che essa sia in contrasto con il secondo procedimento legale avviato, con cui ha chiesto di invalidare la vittoria di Chen Shuibian. Secondo l'opposizione l'incidente in cui il presidente e la vice-presidente Annette Lu sono rimasti feriti il giorno prima del voto avrebbe "inficiato" l'esito delle elezioni, favorendo la rielezione di Chen.
Per sabato 10 aprile è prevista un'altra manifestazione di protesta organizzata dal KMT e dal PFP. Ieri la polizia di Taipei ha respinto la richiesta di revocare il permesso della manifestazione, perché non ci sono i presupposti per affermare che possa minacciare la sicurezza pubblica. Timori che la dimostrazione possa diventare violenta sono stati avanzati dopo che la scorsa settimana ci sono stati scontri tra la polizia e alcuni sostenitori dell'opposizione, durante una manifestazione. (MR)