Filippine: volontari della Caritas per monitorare i cantieri delle opere pubbliche
Di fronte all'ondata di indignazione per le irregolarità emerse nei lavori mai realizzati per il controllo delle inondazioni sfociata nella "Trillion Peso March", il braccio sociale della Chiesa cattolica filippina ha firmato un memorandum con il governo che prevede un impegno diretto delle parrocchie nel controllo dei cantieri. Mons. Bagaforo: "Non solo denuncia, ma anche orientamento morale".
Manila (AsiaNews/Agenzie) – La Caritas delle Filippine si è unita a un’ampia alleanza per monitorare i progetti infrastrutturali del governo e contribuire a frenare la corruzione a livello nazionale. Il braccio sociale della Chiesa locale - racconta l’agenzia fi informazione della Conferenza episcopale filippina CBCPNews - ha stretto un accordo di collaborazione con il Dipartimento dei Lavori pubblici e delle Autostrade (DPWH), con l’associazione dei Sindaci per il buon governo e con diverse organizzazioni della società civile, al fine di promuovere la trasparenza e la responsabilità nella gestione delle opere pubbliche.
L’intesa, formalizzato attraverso un memorandum, mira ad ampliare l’indagine in corso da parte del governo sulle presunte irregolarità nei progetti di controllo delle inondazioni e nelle infrastrutture in tutto il Paese, che hanno suscitato un’ondata di indignazione nelle Filippine sfociata il mese scorso nell’imponente “Trillion Peso March”. La collaborazione consentirà alle parrocchie e ai gruppi comunitari di verificare le segnalazioni di progetti inesistenti o di scarsa qualità e di monitorare l’avanzamento dei lavori delle opere del Dipartimento dei Lavori pubblici nelle rispettive aree.
Mons. Jose Colin Bagaforo, presidente di Caritas Filippine, ha dichiarato che la Chiesa mobiliterà le diocesi attraverso i centri di azione sociale per contribuire a quest’opera di monitoraggi. “Assisteremo nel monitoraggio dei progetti in corso, specialmente di quelli che potrebbero risultare inesistenti o non conformi agli standard”, ha detto il presule durante la cerimonia per la fima dell’accordo, avvenuta il 24 ottobre. Ha aggiunto che Caritas organizzerà gruppi di volontari parrocchiali per visitare i siti e osservare come vengono realizzati i progetti.
Mons. Bagaforo ha inoltre sottolineato che il ruolo della Chiesa non è solo quello di denunciare le irregolarità, ma anche di offrire guida morale ai funzionari e agli esecutori dei progetti: “Oltre alla critica - ha detto - speriamo di fornire orientamento morale, specialmente a quanti si trovano coinvolti in anomalie, affinché possano essere illuminati”.
Il memorandum prevede che le squadre di monitoraggio locali documentino le proprie scoperte, presentino rapporti verificati e garantiscano un uso responsabile dei dati condivisi. Il Dipartimento dei Lavori pubblici e delle Autostrade si è impegnato ad agire tempestivamente sulle segnalazioni confermate di irregolarità e a mantenere la trasparenza in conformità alle leggi vigenti in materia di responsabilità e lotta alla corruzione.
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