20/05/2011, 00.00
VATICANO-ISLAM
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Formare una identità religiosa “senza antagonismo” nei giovani cristiani e musulmani

Le conclusioni del colloquio tra il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e l’Istituto reale per gli studi interreligiosi di Amman. Tra le due fedi ci sono valori comuni e differenze che vanno “rispettate”.
Città del Vaticano (AsiaNews) - L’educazione, in particolare quella religiosa, deve formare “identità non in antagonismo o in conflitto”, ma al contrario “favorire la formazione di personalità aperte alle altre”, nel “rispetto delle differenze”. Appare questo il punto centrale del quale si è discusso nel corso di un colloqui tra il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e l’Istituto reale per gli studi interreligiosi di Amman (RIIFS), tenutosi a Roma sul tema “Valori umani e religiosi condivisi da cristiani e musulmani per una educazione comune”.
 
“Cristiani e musulmani – si legge in un comunicato diffuso al termine dell’incontro – condividono valori come la sacralità della vita umana, la dignità umana e i fondamentali e inalienabili diritti che discendono da questo”.
 
I valori religiosi “alcuni sono comuni a cristiani e musulmani, mentre altri sono specifici di ciascuna comunità. E' quindi importante far emergere le concordanze e individuare le differenze. Il rispetto per le differenze è infatti un'importante condizione per un autentico dialogo”.
 
“L’educazione, in particolare quella religiosa, non dovrebbe formare personalità in antagonismo o in conflitto, ma al contrario, mentre si aiutano i giovani a essere ben radicati nella ropria identità religiosa, dovrebbe favorire la formazione di identità aperte alle altre”.
 
“Uno spazio privilegiato per una educazione comune è quello che esiste nelle scuole, istituzioni e università, pprivate e pubbliche, nella quali bambini e giovani cristiani e musulmani studiano insieme. Tale esperienza va conservata e promossa, anche perché offre occasione per creare amicizie forti e permanenti”.
 
Le delegazioni, guidate dal presidente del pontificio consiglio card. Jean Louis Tauran e dal direttore del RIIFS Kamel Abu Jaber, hanno concordato di incontrarsi nuovamente entro due anni, dopo una riunione prearatoria.
 
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