25/05/2005, 00.00
Israele - Palestina - terra Santa
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Gioia per gli ortodossi di Gerusalemme: Ireneos "scomunicato" come patriarca

P. Dimitrios, della segreteria del sinodo greco-ortodosso, spiega i retroscena della destituzione di Ireneos I e le speranze per un miglioramento del rapporto coi cattolici in Terra Santa.

Gerusalemme (AsiaNews) –  La fraternità del patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme è in festa perché il sinodo pan-ortodosso di Istanbul (Costantinopoli) ha strappato il titolo di patriarca a Ireneos I. P. Dimitrios, segretario del sinodo a Gerusalemme, spiega con entusiasmo ad AsiaNews: "La nostra comunità è piena di gioia. Ieri il sinodo di Costantinopoli ha 'accettato la decisione del sinodo della chiesa di Gerusalemme' e non definiscono più come patriarca il vescovo Ireneos. È una scomunica: la Chiesa Ortodossa non lo accetta più come patriarca. Ireneos non può essere collaboratore di nessuna chiesa come tale, né dobbiamo più nominare il suo nome nella liturgia".

Padre Dimitrios, da 20 anni in servizio nella città santa, dice che domani a mezzogiorno  il sinodo greco-ortodosso di Gerusalemme eleggerà il locum tenens [una specie di camerlengo, che sostituisce in autorità la mancanza del patriarca e provvede a preparare l'elezione del nuovo patriarca – ndr]. "I vescovi e i rappresentanti della Chiesa di Gerusalemme – spiega padre Dimitrios - giungono domani mattina da Costantinopoli (Istanbul)". Ieri, al sinodo presieduto dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo I vi erano 10 persone da Gerusalemme: vescovi, archimandriti e un monaco.

Ad esso vi hanno partecipato 42 rappresentanti di 14 chiese ortodosse fra cui i patriarcati d'Alessandria, Antiochia, Mosca, Serbia, Grecia, Cipro, Polonia. In serata il  Metropolita Kesarios Asilios di Gerusalemme ha annunciato pubblicamente che "Il Patriarca è stato destituito".

.Ireneos I è accusato di aver venduto segretamente a degli uomini d'affari ebrei  immobili e terreni appartenenti al suo Patriarcato, nella città vecchia di Gerusalemme, a pochi passi dalla porta di Jaffa. Egli era stato dimesso dal sinodo della città lo scorso 7 maggio.

Ma l'opposizione della comunità di Gerusalemme non è dovuta solo alle vendite illecite dei terreni.

"Si tratta di questioni canoniche – dice p. Dimitrios . Nel suo governo Ireneos ha praticamente cancellato il sinodo. Le chiese ortodosse prendono sempre le decisioni attraverso i sinodi. Invece con Ireneos si decideva qualcosa insieme e poi lui faceva diverso. Se qualcuno gli faceva notare che il sinodo aveva deciso altrimenti, lui ci diceva  'il sono il patriarca e io sono il dittatore'. Tutto questo per lungo tempo, ci ha messo in una situazione difficile proprio dal punto di vista della vita canonica della chiesa ortodossa".

A causa dello status quo, la deposizione e sostituzione del patriarca ortodosso di Gerusalemme non possono avvenire senza approvazione delle autorità politiche competenti. P. Dimitrios spiega che ormai non vi è alcun problema politico: "Dalla Giordania abbiamo una lettera di re Abdullah che afferma di seguire la decisione del sinodo. Da parte di Israele e Palestina vi sono dichiarazioni di non voler interferire nei problemi interni della Chiesa".

Ireneos I (che significa "il pacifico") è famoso a Gerusalemme per aver spinto suoi seguaci in battaglie corpo a corpo contro i frati del Santo Sepolcro e per creare continue difficoltà nella manutenzione dei luoghi santi posseduti in comune coi cattolici. Secondo padre Dimitrios, la destituzione di Ireneos aiuterà la collaborazione coi cattolici: "I conflitti fra cattolici e ortodossi sono divenuti infuocati soprattutto con Ireneos. Certo, la legge dello status quo è molto stretta e talvolta ci sono disaccordi e frizioni. Ma non possiamo arrivare fino a litigare e batterci con violenza l'uno contro l'altro. Spero che questo finirà e attraverso il comitato comune che abbiamo fondato potremo affrontare insieme i problemi che abbiamo".

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