30/08/2022, 12.55
PAKISTAN
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Gli alluvionati in Pakistan: 'Abbiamo perso tutto'. Un aiuto con AsiaNews

di Shafique Khokhar

Dalla provincia di Sindh la drammatica testimonianza da un villaggio il cui nome significa "Dio ci salvi" e dove vivono anche 45 famiglie cristiane: "Spazzate vie case e bestiame fino a un chilometro dal fiume. E si prevede ancora pioggia". Colpito il 70% del Paese, p. Rasheed Asi: "Preghiamo Dio mi mostrarci l'arcobaleno come a Noè. Senza aiuti questa gente non sopravviverà". AsiaNews lancia una sottoscrizione attraverso la nostra campagna già attiva per il Pakistan.   

Sindh (AsiaNews) - “È come se vivessimo al tempo di Noè: tutto è rovinato, prego Dio di mostrarci l'arcobaleno ora. Ma chiedo anche umilmente a chi può di aiutarci: senza il vostro sostegno questa povera gente non può sopravvivere". Racconta da Faisalabad ad AsiaNews la devastazione abbattutasi sul Pakistan p. Khalid Rasheed Asi. Si aggrava di ora in ora il bilancio delle forti piogge monsoniche che hanno colpito la maggior parte del Pakistan: quasi il 70% del Paese (le aree indicate in rosso nella mappa qui sopra ndr) è alle prese con questa calamità e si prevedono altre piogge torrenziali. Secondo l’ultimo bollettino sono oltre 1.200 le persone hanno perso la vita, migliaia i feriti, più di 800mila i capi di bestiame spazzati via e 1 milione le case crollate. Le acque distruttive delle inondazioni hanno devastato colture, case, le linee di comunicazione, il sistema elettrico e l'approvvigionamento idrico: 200 ponti sono crollati, più di 40 piccole dighe hanno ceduto.

Un quadro di devastazione generale a cui AsiaNews e la Fondazione Pime non vogliono rimanere indifferenti: facendo nostro anche l'invito rivolto domanica da papa Francesco all'Angelus abbiamo deciso di ampliare la nostra campagna AN05 - quella che era già attiva per sostenere i lavoratori delle fabbriche di mattoni in Pakistan - per aiutare anche chi oggi è vittima di questa nuova calamità. È possibile a chiunque offrire il proprio sostegno CON UNA DONAZIONE ON LINE A QUESTO LINK, oppure attraverso gli altri canali indicati in fondo a questo articolo.

Un aiuto per raggiungere in fretta le comunità più piccole, che rischiano di rimanere ai margini nella macchina degli aiuti. Il nostro corrispondente in Pakistan, per esempio, ha visitato in queste ore la provincia di Singh, la più colpita, dove la maggior parte della popolazione vive in piccoli insediamenti e lavorava come bracciante a giornata. Emblematico il caso di Allah Bachao Shoro (“Dio ci salvi”) un piccolo villaggio vicino ad Hyderabad, dove risiedevano 45 famiglie cristiane insieme a un altro centinaio di famiglie musulmane e indù. L 'intero insediamento è stato spazzato via dalle inondazioni e delle forti piogge, come mostrano le immagini che accompagnano questo articolo.

Le persone che vivevano fino a un chilometro di distanza dal fiume Sindh sono completamente rovinate e hanno perso il loro bestiame e le loro case; il numero di tende disponibili è molto ridotto e vivono in condizioni di grande miseria. Completamente isolate possono essere raggiunte solo con le barche. Anche la chiesa della zona è in pessime condizioni a causa dell'acqua dell'alluvione.

Imtiaz Masih, attivista locale di Hyderabad, racconta ad AsiaNews: “Sono rimasti senza nulla, vivono in condizioni di povertà estrema e combattono con diverse malattie perché non hanno strumenti per affrontare la situazione. Il bisogno più urgente oggi è fornire loro tende e razioni di cibo. Non hanno ancora ricevuto alcun sostegno, solo alcune persone delle aree vicine danno loro cibo cucinato una volta al giorno. Donne e bambini sono fortemente provati e anche i prossimi tre giorni si annunciano molto critici a causa delle previsioni di nuova pioggia. Per favore, aiutateli; hanno bisogno urgentemente di sostegno".

“Ho il cuore spezzato - aggiunge ancora p. Khalid Rasheed Asi - ma prego Dio onnipotente di salvare il suo popolo. Sento davvero che senza l'aiuto del popolo di Dio che vive in altri Paesi non possiamo sopravvivere. I prezzi di tutto sono schizzati alle stelle in questi giorni e il governo non sta facendo abbastanza per queste persone sfortunate. Tutti i luoghi di culto sono finiti sott'acqua. Facciamo nostre le parole di papa Francesco nel chiedere aiuto per il popolo pachistano. Questa alluvione è come un'altra pandemia da Covid-19 con cui la gente del Pakistan sta combattendo”.

 

 

È possibile sostenere la campagna per gli alluvionati in Pakistan attraverso una di queste modalità e INDICANDO SEMPRE LA CAUSALE AN05 EMERGENZA PAKISTAN

Versamento on line con Carta di credito (Visa,Cartasì, Mastercard, American Express) o Paypal

Bonifico bancario: intestato a Fondazione Pime Onlus, Crédit Agricole
IBAN IT89M0623001633000015111283

Si prega di mandare sempre una mail di conferma dell’avvenuto bonifico a uam@pimemilano.com, specificando nome, cognome, indirizzo, codice fiscale, luogo e data di nascita (dati utili all’emissione del documento valido per la detrazione fiscale).

Conto corrente postale: n. 39208202 intestato a Fondazione Pime Onlus.

Assegno bancario o circolare: intestato a Fondazione Pime Onlus, da spedire a Fondazione Pime Onlus, via Monte Rosa, 81 – 20149 Milano.

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