03/01/2008, 00.00
PAKISTAN
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In Pakistan arriva Scotland Yard, ma “farà poca differenza”

di Qaiser Felix
Il presidente Musharraf annuncia che i detective inglesi collaboreranno alle indagini sull’assassinio Bhutto. Gli Usa appoggiano la decisione e si dicono soddisfatti: sempre più remota l’ipotesi di un’inchiesta Onu, come invece richiesto dal Partito popolare della leader uccisa.

Islamabad (AsiaNews) – Un gruppo di detective inglesi di Scotland Yard affiancherà gli investigatori pakistani nelle indagini sull’assassinio della ex premier Benazir Bhutto. Lo ha annunciato ieri sera il presidente Pervez Musharraf, che nel suo discorso tv alla nazione ha ribadito che la leader del Partito popolare del Pakistan (Ppp) è stata uccisa da “terroristi”.

“È essenziale – sottolinea il capo di Stato – conoscere i dettagli del martirio di Benazir. È necessario rimuovere la confusione sulle circostanze e le modalità del suo omicidio e ho chiesto ai media di non contribuire a peggiorare la situazione”. Egli ha poi annunciato l’immediato arrivo in Pakistan di

un team da Scotland Yard, messo a disposizione dal governo britannico.

Il discorso di Musharraf segue di poche ore l’annuncio del posticipo al 18 febbraio delle elezioni parlamentari previste per l‘8 gennaio. Si temeva che la decisione della Commissione elettorale potesse scatenare violenze simili a quelle che la settimana scorsa hanno percorso il Pakistan dopo la morte della Bhutto. Il presidente ha voluto quindi “rassicurare” la popolazione: “L’esercito rimarrà dispiegato nel Paese durante e dopo le elezioni per garantire lo svolgimento pacifico del voto”.

Gli Stati Uniti hanno subito appoggiato la nuova data della consultazione popolare, come pure la collaborazione della Gran Bretagna alle indagini. Ma sono piovute anche numerose critiche. Il Ppp non accetta il coinvolgimento di Scotland Yard e chiede ancora una volta l’apertura di un’inchiesta Onu. Asif Ali Zardari, co-presidente del Ppp e vedovo della Bhutto, si domanda “perché il governo non abbia cercato l’aiuto degli inglesi come aveva suggerito Benazir dopo l’attentato a Karachi del 18 ottobre scorso? Se lo avesse fatto allora, questa tragedia non sarebbe accaduta”. Ma un tribunale Onu è un’ipotesi al momento più che remota. Secondo esperti è la stessa Casa Bianca a non volerlo: un’inchiesta internazionale potrebbe fornire risultati imbarazzanti per quello che Washington ha sempre ritenuto un alleato chiave nella lotta al terrorismo nella regione.

Diversi analisti sollevano dubbi. La presenza di Scotland Yard in un Paese con una lunga tradizione di omicidi politici non risolti farà poca differenza al fine di scoprire la verità. “Questi casi non si risolvono mai – dice l’analista politico Hasan Askari – rimangono aperti per sempre”. Per questo alcuni vedono nella decisione di Musharraf semplicemente un tentativo di contenere i danni e allentare la pressione della comunità internazionale sul suo governo perché chiarisca, in qualche modo, la vicenda.

 

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