20/03/2008, 00.00
SRI LANKA
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In Quaresima, aiuti concreti della Chiesa ai poveri

di Melani Manel Perera
Da anni le diocesi del Paese raccolgono fondi, durante la Quaresima, per borse di studio, aiuti ai poveri, ricostruzione delle case e assistenza medica. I responsabili raccontano le iniziative attuate e i progetti per il 2008.

Colombo (AsiaNews) – Preghiera, digiuno, pellegrinaggi per ripetere la Via crucis di Gesù, ma anche un obolo a favore dei bisognosi, nella Quaresima dello Sri Lanka. Da anni le parrocchie raccolgono fondi che poi i centri della Caritas diocesana devolvono ai bisognosi.

Domenica 9 marzo e la successiva Domenica delle Palme sono state raccolte le offerte. Dal mercoledì delle Ceneri la Caritas ha distribuito a parrocchie, scuole e altre istituzioni buste e cassette per raccogliere le offerte, insieme a poster e materiale esplicativo, per aiutare la riflessione sul tema della Quaresima di quest’anno: “Ho sete”. I risultati delle collette saranno calcolati dopo Pasqua, ma i progetti sono già tanti.

Padre Delix Santha Fernando, direttore della Caritas nella diocesi di Badulla (15.790 cattolici in 19 parrocchie), dice ad AsiaNews che “nel 2007 abbiamo raccolto 132.120 rupie dello Sri Lanka, con cui in genere aiutiamo gli studenti meritevoli. Quest’anno, oltre agli studenti meritevoli, vogliamo dare assistenza medica e finanziaria ai principali  ambulatori per poveri della diocesi”.

Padre S.S.J. Peppi, direttore della Caritas nella diocesi di Mannar, dice che nel 2007 gli 81.993 cattolici (in 28 parrocchie) hanno raccolto 431.177 rupie, con le quali hanno dato ogni mese 200 rupie a 176 poveri orfani Tamil. Quest’anno vogliono aiutare gli studenti bisognosi che per la guerra hanno perso i mezzi di sostentamento.

Nell’arcidiocesi di Colombo (629.199 cattolici in 126 parrocchie) un anno fa sono state raccolte 1.821.204 rupie, usate per dare 150 borse di studio e assistenza per oltre 100 malati bisognosi. Padre Jude Raj Fernando, direttore della Caritas, progetta di aiutare chi ha avuto la casa distrutta per inondazioni o altri disastri.

Nella diocesi di Kandy, padre George Sigamoney vuole destinare il denaro ai catechisti ed al fondo medico della diocesi, che assiste soprattutto i lavoratori delle piantagioni. A questo fondo sono andate le 127.911 rupie donate un anno fa dagli 85mila fedeli di 26 parrocchie.

Il fondo della Caritas della diocesi di Chilaw è destinato agli stipendi degli insegnanti di una piccola scuola che essa conduce in un’isoletta, oltre che per l’assistenza medica e la riparazione delle case dei bisognosi.

La Caritas di Jaffna prevede di comprare cibo, vestiti e altre generi primari per gli sfollati dell’area di Vanni. Mentre quella di Batticaloa vuole provvedere all’istruzione dei bambini in 11 istituti di accoglienza. Anche la diocesi di Rathanpura contribuirà all’istruzione dei bambini. La Caritas di Kurunegala provvederà a borse di studio per bambini, a costruire nuove case e all’assistenza medica per i poveri.

 

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