07/05/2007, 00.00
FILIPPINE
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Infermiere filippine a scuola di umanità e dolcezza

di Santosh Digal
A Manila le suore del Santo Spirito vogliono restituire un significato più spirituale al mestiere di infermiera e insegnare alle giovani ragazze ad aiutare il malato anche con un sorriso.

Manila (AsiaNews) – In una scuola per infermiere di Manila si insegna anche la spiritualità e a farlo sono le suore del Santo Spirito. Per le ragazze filippine diventare infermiere è anche un modo per andare all’estero, lasciare il Paese e sfuggire così alla povertà, ma ciò rischia di far dimenticare il significato più spirituale di questa professione. Le suore del College of the Holy Spirit (Chs) vogliono restituire tale significato e insegnare alle giovani infermiere ad aiutare il malato anche con un sorriso.

“Dovremmo pensare a formare infermiere premurose – sostiene la direttrice del College, suor Ancille Elvena - invece di lamentarci del fatto che vanno a lavorare all’estero, per guadagnare di più”.

Nel College le giovani infermiere devono frequentare il corso Supervised Clinical Pastoral Education (Scpe) grazie al quale imparano ad essere di conforto con il dialogo, l’ascolto e anche semplicemente con un abbraccio. Durante l’estate, poi, vengono mandate in zone remote dove i servizi sanitari sono quasi inesistenti. I primi giorni sono traumatici per le giovani ragazze, ma anche questo fa parte del percorso formativo, come spiega suor Elvena “in questo modo le ragazze imparano a capire i problemi della gente”. Suor Elvena spera che far loro provare le condizione in cui vive la povera popolazione filippina possa spingerle a rimanere a lavorare nella loro terra. Nell’ospedale Our Lady of Lourdes (Ollh), a Mandaluyong City, le studentesse hanno poi la possibilità di mettere in pratica quanto appreso.

Editha Reyes ha iniziato il suo lavoro di infermiera nell’ospedale Our Lady of Lourdes nel 1983, ha resistito alla tentazione di andare a lavorare all’estero e si sente benedetta per aver fatto propri i valori che le suore insegnano. Per Editha anche un gesto affettuoso è di aiuto al malato e non ha mai abbandonato la corsia senza prima aver donato un sorriso o una carezza di conforto ai suoi pazienti.

A causa dell'alto tasso di disoccupazione molti lavoratori delle Filippine si recano all'estero per guadagnare di più. Tra i tanti lavoratori che emigrano c'è anche molta forza lavoro qualificata. Sono soprattutto infermieri e medici a essere richiesti dagli Stati sviluppati dove aumenta la popolazione in età senile. Secondo l'Amministrazione per i lavoratori filippini all'estero, il numero di emigranti è di circa 1 milione.

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