08/09/2014, 00.00
IRAQ - STATI UNITI 

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Iraq, l'esercito annuncia: Cacciati gli estremisti islamici dalla diga di Haditha

Il mega-impianto, nell’ovest del Paese, riveste una importanza strategica per gli equilibri del Paese. L’operazione segna un allargamento delle operazioni militari (per lo più aeree) di Washington, sinora limitate al nord dell’Iraq. Negli scontri con gli islamisti ferito il governatore di Anbar. La Lega araba promuove un'azione comune contro i gruppi estremisti, fra cui lo Stato islamico.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - Le forze di sicurezza irakene, con il sostegno dei raid dell'aviazione statunitense, hanno respinto i miliziani dello Stato islamico (Is) da una vasta area attorno alla diga di Haditha. Nelle scorse settimane gli islamisti hanno più volte cercato di catturare il mega-impianto (di importanza strategica per gli equilibri del Paese) sul fiume Eufrate, nella provincia occidentale di Anbar, sottraendolo al controllo dell'esercito governativo e dei tribali loro alleati. L'operazione attorno alla diga di Haditha segna un allargamento delle azioni militari di Washington nello Stato arabo, sinora limitate al nord e in particolare nella zona curda.

Nei prossimi giorni il presidente Barack Obama dovrebbe illustrare la strategia Usa per sconfiggere gli islamisti che, dall'inizio di giugno a oggi, hanno conquistato vaste aree nel nord e nell'ovest dell'Iraq (oltre che della Siria) dando vita a un "Califfato".

Secondo quanto riferisce il capo di una tribù sunnita nell'ovest dell'Iraq, i raid aerei statunitensi attorno alla diga di Haditha hanno "spazzato via" una falange dei miliziani islamisti che tentava di attaccare la diga. Sheikh Ahmed Abu Risha parla di "operazioni molto accurate" che non hanno determinato "danni collaterali". 

Esercito e milizie hanno inoltre ripreso il controllo di Barwana, a est di Hadita, in seguito alla fuga dei miliziani che hanno abbandonato armi e veicoli nel corso della ritirata. Negli scontri è rimasto ferito il governatore di Anbar, Ahmed al-Dulaimi, preso da un colpo di mortaio. 

La diga di Haditha è il secondo impianto idroelettrico per importanza dell'Iraq e rifornisce di acqua potabile milioni di cittadini. Dall'inizio dell'anno gli islamisti hanno preso di mira numerose dighe, impossessandosi ad aprile della centrale di Falluja. In seguito, essi sono riusciti a prendere il controllo per qualche settimana anche della diga di Mosul, ma da qui sono stati respinti grazie all'operazione congiunta dell'esercito irakeno e dell'aviazione statunitense. Dall'inizio di agosto Washington ha condotto più di 130 bombardamenti aerei a sostegno delle azioni di terra dei Peshmerga curdi e delle forze di sicurezza irakene.

Intanto i ministri degli Esteri dei Paesi della Lega araba, riuniti ieri al Cairo, hanno raggiunto l'accordo per una "azione comune" contro i gruppi estremisti, fra cui l'Is. L'obiettivo è bloccare i rifornimenti politici, economici e militari agli islamisti, anche se non vi sono conferme di un possibile coordinamento con gli Stati Uniti nell'operazione. 

Stime delle Nazioni Unite riferiscono che il mese scorso, in piena offensiva dell'Esercito islamico, sono state uccise 1420 persone; 1370 sono i feriti. In un anno, almeno 1,6 milioni di irakeni sono sfollati a cause delle violenze; 850mila nel solo mese di agosto. Fra questi vi sono centinaia di migliaia di cristiani, migliaia di yazidi e di turcomanni cacciati dalle loro abitazioni sotto la minaccia di morte se non si convertivano all'islam radicale.

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