13/10/2004, 00.00
SINGAPORE - asia
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La lotta all'obesità comincia dalle scuole

Il maggiore benessere economico favorisce la diffusione di disturbi alimentari in molta parte del continente. In Cina vi sono 60 milioni di obesi e il governo corre ai ripari.

Singapore (AsiaNews/Agenzie) – Bambini obesi fate attenzione…la scuola ha in serbo un programma di recupero fatto su misura per voi. Il governo di Singapore corre ai ripari e promuove un programma dimagrante all'interno del curriculum scolastico: i bambini sovrappeso sono separati dai compagni di classe e sottoposti ad una serie di esercizi fisici miranti alla perdita dei chili in eccesso.

Un esempio? Mona Siow, 10 anni, da quattro cerca di perdere peso. "Quando guardo le altre bambine e le vedo così magre – afferma la piccola Siow – con dei bei vestiti indosso, mi sento davvero triste". Mona è alta 1 metro e 42 e pesa quasi 58 chili: secondo le tabelle ne deve perdere 17. A scuola la bambina non segue una dieta particolare, ma gli insegnanti incontrano spesso i genitori per indicare i cibi da consumare e le calorie necessarie.

"Fino a poco tempo fa non mangiavo verdure – ha affermato Mona Siow – ora ho imparato ad apprezzarle".

Le direttive della scuola sono rigorose e inflessibili: non si esce dal programma di recupero finché non si sono persi tutti i chili in eccesso. Esso si conclude solo al termine del ciclo scolastico.

Più di dieci anni fa i leader di Singapore hanno convenuto che il miglior modo per combattere il sovrappeso è la prevenzione sin dall'età scolare, perchè i bambini passano troppo tempo davanti alla televisione o al computer e seguono diete ipercaloriche. Tutto questo, unito ad una scarsa attività fisica, ha favorito la diffusione dell'obesità.

Il governo ha avviato una campagna di informazione anche fra gli adulti. Nel mese di settembre a Singapore si è tenuta la fiera del fitness: slogan di quest'anno "Combattiamo l'obesità". Alla manifestazione hanno preso parte migliaia di cittadini: oltre 12 mila sudavano allegramente sulla spiaggia al ritmo di musica e seguendo i passi di aerobica indicati dagli insegnanti. Fra loro anche il primo ministro del paese, Lee Hsien Loong, immortalato dalle telecamere mentre sudava, agitava le braccia e saltava mischiato fra la folla.

Se i riflessi del problema assumono dei connotati grotteschi, la sostanza rimane seria e preoccupante: nel continente asiatico il numero degli obesi è in continuo aumento. Negli ultimi 10 anni la percentuale degli obesi in Cina è cresciuta del 97% (sono più di 60 milioni i "grassi"). I problemi maggiori si registrano nelle città: il 12% degli adulti e l'8% dei bambini sono obesi e le stime indicano che il numero è destinato a crescere nel futuro.

Un maggiore benessere e una minore attività fisica hanno favorito la diffusione di problemi legati all'alimentazione: "Molte persone, in particolare nelle grandi città, mangiano cibi troppo calorici, ricchi di oli e di grassi saturi" afferma Wang Longde, viceministro cinese della Sanità. "Bisogna promuovere – aggiunge – una campagna informativa che indichi i principi per una corretta alimentazione". (DS)

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