28/07/2023, 13.02
IRAQ
Invia ad un amico

La protesta degli yazidi: abbandonati da Baghdad, tagliati i fondi per ricostruire Sinjar

Un gruppo di organizzazioni hanno diffuso un duro documento alla vigilia del nono anniversario del massacro compiuto dall'Isis in quello che le Nazioni Unite hanno riconosciuto come un genocidio. In più di 200mila continuano a languire nei campi per sfollati.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - Ventisette organizzazioni del popolo degli yazidi - tra i più colpiti dalla feroce persecuzione dell’Isis nel 2014 - denunciano l’abbandono da parte del governo iracheno e hanno lanciato un appello urgente per ottenere 1,5 miliardi di dollari di assistenza finanziaria per aiutare a ricostruire Sinjar, la città delle loro radici. Nell'orrore di nove anni fa furono migliaia le vittime di questa minoranza etnico-religiosa irachena, su cui il cosiddetto Stato islamico infierì rapendo donne e bambini in quello che è stato riconosciuto come un genocidio dalle Nazioni Unite e da molti governi.

Nella dichiarazione, rilanciata dal sito Al-Monitor, i gruppi criticano la scarsità di risorse destinate a Sinjar nel bilancio approvato dal Parlamento iracheno, con appena 38 milioni di dollari riservati alla sua riabilitazione su un totale di 153 miliardi di dollari annui del bilancio iracheno. Ricordando che in passato l'ufficio del primo ministro iracheno aveva stanziato 500 miliardi di dinari iracheni (380 milioni di dollari) per il Sinjar, osservano: "Questo stanziamento di bilancio è stato avversato da alcuni partiti politici e ridotto al 10% della sua allocazione originale. Sinjar e altre aree abitate per lo più da minoranze hanno ricevuto finanziamenti sproporzionatamente bassi negli ultimi nove anni e le nostre comunità sono indignate per quest'iniquità, considerando il grave livello di distruzione subito”. I firmatari chiedono che il governo federale destini l'1% del bilancio 2023 - 1,5 miliardi di dollari - a un fondo vincolatoi alla ricostruzione dei territori yazidi.

“La nostra gente ha bisogno di un serio sostegno finanziario per riprendersi dal genocidio. L'esiguo budget stanziato è a malapena sufficiente per sostituire le porte delle case distrutte, per non parlare delle nostre città e dei nostri villaggi”, ha lamentato su Al-Monitor Murad Ismael, uno dei promotori dell'iniziativa. Per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla loro situazione, i firmatari organizzeranno una conferenza a Baghdad il 1° agosto, nel nono anniversario del massacro.

Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite, l'80% delle infrastrutture e il 70% delle abitazioni di Sinjar - il più grande agglomerato urbano della regione - sono stati distrutti durante il conflitto che ha imperversato in Iraq dal 2014 al 2017. Più di 200mila yazidi continuano a languire nella miseria dei campi per sfollati nella provincia di Dahuk del Kurdistan iracheno, molti in tende di nylon infiammabili. "Nel frattempo, l'Iraq ha dimostrato di essere in grado di generare entrate impressionanti, approvando il più grande budget di spesa annuale della storia", si legge nella dichiarazione.

 

Foto: Flickr / michael_swan

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
L'Onu accusa l'Isis di "genocidio" contro gli Yazidi
20/03/2015
Sinjar, scoperte due fosse comuni di yazidi massacrati dallo Stato islamico
28/11/2016 08:51
I raid aerei turchi bloccano il ritorno dei profughi yazidi
12/02/2022 11:56
Fra divisioni e contrasti, gli yazidi scelgono il nuovo leader spirituale
19/11/2020 10:58
‘Schiava’ yazidi di 5 anni morta di sete: jihadista Isis tedesca a processo per crimini di guerra
10/04/2019 13:21


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”