10/02/2022, 11.03
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Olimpiadi: pattinatrice cinese di origine Usa attaccata dai netizen di Pechino

di Lu Haitao

Zhu Yi è finita nel mirino dell’opinione pubblica nazionale dopo due cadute. Secondo i critici è stata scelta solo per l'influenza del padre, un rinomato scienziato esperto di intelligenza artificiale. Acclamata invece la sciatrice Eileen Gu, anche lei nata negli Stati Uniti, vincitrice di un oro: le medaglie contano.

Pechino (AsiaNews) – La pattinatrice cinese di figura Zhu Yi è sotto tiro dell’opinione pubblica nazionale dopo le sue prestazioni negative alle Olimpiadi invernali della capitale.

Zhu è di origine statunitense. Nata nel 2002, è cresciuta negli Stati Uniti con il nome Beverly Zhu, per poi ottenere la nazionalità cinese. I netizen cinesi l’hanno bombardata di critiche: dopo una prima caduta al suo debutto il 6 febbraio, si è ripetuta il giorno dopo.

L’atleta ha finito le sue prestazioni in lacrime e singhiozzando. Nonostante il fallimento, i compagni di squadra l'hanno abbracciata. La Cina si è classificata quinta nella competizione a squadre di pattinaggio di figura, il miglior piazzamento mai ottenuto in questa disciplina olimpica. La caduta di Zhu nella sua prima performance è diventata di tendenza su Weibo (una sorta di Twitter cinese). La pattinatrice ha ricevuto commenti pesanti e anche derisori . Il social network è subito intervenuto censurando l'argomento e rimuovendo i post negativi.

Il numero di medaglie in eventi sportivi internazionali è visto dalle autorità cinesi come un elemento cruciale del potere nazionale. Gli atleti sono di solito sotto grande pressione per raggiungere una buona classifica. In precedenti avvenimenti sportivi, l’opinione pubblica cinese ha attaccato molti atleti per prestazioni ritenute insoddisfacenti.

Gli atleti naturalizzati subiscono pressioni maggiori. Oltre alle aspettative per la performance, Zhu è anche criticata per la sua insufficiente conoscenza della lingua cinese. La condanna si concentra inoltre sul suo contesto familiare. I commenti online mettono in dubbio la sua qualificazione per la squadra nazionale, mentre un'altra forte pattinatrice (Chen Hongyi) non è stata selezionata.

Zhu Songchun, il padre di Zhu, è un rinomato scienziato specializzato in intelligenza e visione artificiale, e robotica. Molti cinesi credono che Zhu abbia ottenuto la convocazione alle Olimpiadi in cambio del contributo del padre al progetto nazionale sull’intelligenza artificiale.

Zhu Songchun era professore alla University of California di Los Angeles (Ucla). È tornato in Cina nel 2020 ed è diventato il capo dell'Istituto di intelligenza artificiale dell'università di Pechino. La ricerca nel settore è una delle priorità della Cina nella competizione tecnologica con gli Stati Uniti.

Negli ultimi anni, la Cina ha naturalizzato diversi atleti per migliorare i risultati nelle competizioni sportive. In questi Giochi invernali, ad esempio, Pechino ha reclutato 28 giocatori naturalizzati per le squadre di hockey su ghiaccio maschile e femminile. Secondo gli analisti, i talenti d'oltremare possono migliorare le prestazioni in breve tempo, soprattutto negli sport emergenti. Nel lungo termine questa misura può compromettere però la carriera degli atleti nativi.

Al contrario di Zhu, le autorità e gli internauti cinesi hanno acclamato la sciatrice Eileen Gu, che ha vinto la medaglia d'oro nella gara di freestyle. Anche Gu è nata negli Stati Uniti e naturalizzata cinese. Per legge, la doppia cittadinanza non è consentita da Pechino, e Gu non ha ancora rivelato se abbia rinunciato a quella statunitense. Il suo atteggiamento ambiguo sulla nazionalità non le ha procurato alcun problema in Cina, e anche il governo evita di menzionare la questione. Sembra che la sciatrice abbia il privilegio di mantenere il suo status di doppia cittadinanza come eccezione alla legge: la medaglia d'oro conta.

 

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