Onu: la crescita economica non vince la povertà
Pechino (AsiaNews/SCMP) Puntare solo alla crescita economica non è più la via migliore per
ridurre la povertà. A sostenerlo è Khalid Malik, coordinatore delle agenzie Onu a Pechino, che evidenzia la forte disparità dello sviluppo all'interno del Paese e la necessità di attuare riforme più sostanziali e calibrate, a fronte di una brusca e selvaggia liberalizzazione del mercato. Nel 2003 la Cina ha registrato una crescita del Pil pari al 9,1%.
Malik fa notare che la crescita economica è stata un fattore che ha causato ingenti perdite di terra coltivabile, compromettendo gli introiti dei contadini, e ha. ha invitato il governo a eliminare nei prossimi 5 anni le tasse agricole, fonti di insoddisfazioni per gli agricoltori e di ingiustizie da parte dei capi. Le tasse dei contadini contribuiscono all'erario solo per l'1% , ma esse sono percepite come molto onerose, data la povertà in cui versano le campagne.
Secondo il funzionario dell'Onu, per arrivare a uno sviluppo reale e sostenibile, il governo dovrebbe in primo luogo occuparsi dei bisogni dei poveri, puntando sulla sanità, l'istruzione e la creazione di nuovi posti di lavoro. Malik ritiene che "per risolvere questi problemi, le politiche di sviluppo della Cina debbono indirizzarsi maggiormente verso i poveri Le politiche che puntano solo alla crescita economica spesso diventano un sostegno solo per l'elite e in molti casi peggiorano le condizioni dei poveri".
L'Onu riconosce comunque alla Cina progressi senza precedenti verso il traguardo del Millennium Development Goal, che mira a dimezzare la povertà entro il 2015. Solo in due decenni, l'indice dello sviluppo umano cinese è passato da 0,52 nel 1975 a 0,74 nel 2001. Tra il 1978 e il 2000, il numero dei poveri che vivono con meno di un dollaro al giorno è sceso da 250 milioni a 30 milioni. Alla fine di maggio, il Fondo delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) e il governo cinese hanno firmato un accordo per istituire un centro internazionale per la riduzione della povertà in Cina. (MR)