13/04/2009, 00.00
VATICANO
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Papa: La Pasqua di Gesù Cristo è la nostra speranza

Benedetto XVI ha celebrato il primo Regina Caeli da Castelgandolfo dove si trova per un breve periodo di riposo. Le lotte, le prove, le sofferenze dell’esistenza non possono più separarci dall’amore di Cristo. Nell’eucaristia ne riceviamo l’assicurazione.

 

Castelgandolfo (AsiaNews) – Una folla internazionale di pellegrini ha salutato oggi Benedetto XVI che da ieri si trova nel palazzo pontificio di Castelgandolfo per un breve periodo di riposo, dopo gl impegni di questa ultima settimana. Molti giovani italiani, francesi, americani e tedeschi lo hanno applaudito e accolto con grida e slogan, al suo affacciarsi al balcone del cortile interno del palazzo. “La gioia pasquale è davvero presente” ha detto e il papa e ha aggiunto scherzando: “E si sente!”.

 

Ecco il testo integrale della riflessione del pontefice prima della preghiera del Regina Caeli, che nel tempo pasquale sostituisce l’Angelus:

 Cari fratelli e sorelle!

In questi giorni pasquali sentiremo risuonare spesso le parole di Gesù: “Sono risorto e sono sempre con te”. Facendo eco a questo annuncio, la Chiesa proclama esultante: “Sì, siamo certi! Il Signore è veramente risorto, alleluia! A Lui gloria e potenza nei secoli”. E’ tutta la Chiesa in festa che manifesta i suoi sentimenti cantando: “Questo è il giorno del Cristo Signore”. In effetti, risorgendo da morte, Gesù ha inaugurato il suo giorno eterno. “ Non morirò, - Egli dice – resterò in vita ”. Il Figlio dell’uomo crocifisso, pietra scartata dai costruttori, è diventato ormai il solido fondamento del nuovo edificio spirituale, che è la Chiesa, suo Corpo mistico. Il popolo di Dio, che ha il Cristo come suo capo invisibile, è destinato a crescere nel corso dei secoli, sino alieno compimento del piano della salvezza. Allora, l’intera umanità sarà a Lui incorporata, e ogni realtà esistente sarà compenetrata della sua totale vittoria. Allora, come scrive san Paolo, Egli sarà “il perfetto compimento di tutte le cose” (cfr. Ef 1, 23), e “ Dio sarà tutto in tutti” (1Cor 15,28).

Gioisce pertanto la comunità cristiana perché la risurrezione del Signore ci assicura che il piano divino della salvezza si compirà certamente. Ecco perché la sua Pasqua è veramente la nostra speranza. E noi, risorti con Cristo mediante il Battesimo, dobbiamo ora seguirlo fedelmente in santità di vita, camminando senza sosta verso la Pasqua eterna, sorretti dalla consapevolezza che le difficoltà, le lotte, le prove, le sofferenze dell’umana esistenza, compresa la morte, ormai non potranno più separarci da Lui e dal suo amore. La sua risurrezione ha gettato un ponte fra il mondo e la vita eterna, sul quale ogni uomo e ogni donna può passare per giungere alla vera meta del nostro pellegrinaggio terreno.

“Sono risorto e sono sempre con te”. Quest’assicurazione di Gesù si realizza soprattutto nell’Eucaristia; è in ogni celebrazione eucaristica che la Chiesa, ed ogni suo membro, sperimentano la sua presenza viva e beneficiano di tutta la ricchezza del suo amore. Nel Sacramento dell’Eucaristia, il Signore risuscitato ci purifica dalle nostre colpe; ci nutre spiritualmente e ci infonde vigore per sostenere le dure prove dell’esistenza e per lottare contro il peccato ed il male. E’ lui il sostegno sicuro nel nostro pellegrinaggio verso l’eterna dimora del Cielo. La Vergine Maria, che ha vissuto accanto al suo divin Figlio ogni fase della sua missione sulla terra, ci aiuti ad accogliere con fede il dono della Pasqua e ci renda fedeli e gioiosi testimoni del Signore risuscitato.

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