Pechino ha l'ultima parola sulla democrazia di Hong Kong
Hong Kong (AsiaNews) Il Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo ha decretato oggi che ogni riforma politica ad Hong Kong deve essere anzitutto sottomessa a Pechino per ricevere l'approvazione. I 176 membri, di cui solo 6 hanno diretta conoscenza dello stile di vita di Hong Kong, hanno in pratica riaffermato il potere della Cina sul presente e sul futuro del territorio. La decisione , già scontata per molti, sta facendo crescere critiche verso Pechino e verso il governatore di Hong Kong, l'armatore Tung Chee-hwa, da molti ritenuto troppo servile verso la madrepatria.
Tsang Hin-chi, l'unico delegato di Hong Kong nel Comitato Permanente, ha detto che decisione di Pechino "è molto vaga" e permette al sistema elettorale di Hong Kong di "cambiare" o "di restare lo stesso di prima". Organizzazione per i diritti umani vedono invece nella mossa della Cina un'affermazione di potere assoluto sul territorio. "Il popolo di Hong Kong è stato derubato dei suoi diritti", ha detto Law Yuk-kai, dello Human Rights Monitor.
Hong Kong era passato alla Cina nel '97 sotto la formula "un paese, due sistemi", lasciando al territorio una "ampia autonomia", eccetto che nella politica estera e nella sicurezza nazionale. Negli ultimi anni i gruppi democratici hanno spinto per le riforme, chiedendo l'elezione diretta del governatore entro il 2007 e il suffragio universale entro il 2008. La Basic Law, la mini costituzione che governa Hong Kong - firmata da Pechino e Londra - ammette queste riforme politiche, ma non stabilisce nessuna agenda.
La decisione di Pechino di legiferare sulla "interpretazione" della Basic Law è venuta prima ancora che ad Hong Kong si preparasse una bozza per la riforma del sistema elettorale. E non era stata nemmeno richiesta dal governo della città. Secondo alcuni analisti, essa mina la distinzione fra i "due sistemi", mettendo anche Hong Kong sotto "il sistema" cinese. James To, parlamentare democratico di Hong Kong, ha detto che la decisione della Cina di "interpretare" la Basic Law è "illegale" perché coincide con un emendamento della costituzione fatto senza le procedure specifiche.