10/05/2007, 00.00
RUSSIA - ASIA CENTRALE
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Putin in Asia Centrale per parlare di petrolio, gas e uranio

La Russia vuole rinsaldare i legami politici ed energetici con Kazakistan e Turkmenistan e mantenere il controllo sull’energia della regione. Ma Berdymukhamedov ancora non rivela la sue scelte e invita nel Paese la Chevron. Mentre Nazarbayev aumenta i rapporti con l’Occidente.

Astana (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente russo Vladimir Putin si è incontrato ad Astana con il presidente Nursultan Nazarbayev per discutere di energia e di politica. Poi entrambi andranno in Turkmenistan per un incontro a tre con il presidente turkmeno Kurbanguly Berdymukhamedov per decidere forme di cooperazione nel settore dell’energia.

I due leader hanno firmato un accordo per ricerche congiunte sull’uranio arricchito in un centro in Siberia. Fonti ufficiali dicono che il centro di ricerca sarà aperto anche ad altri Paesi che, come l’Iran, dicono di voler usare l’energia nucleare per fini pacifici.

Turkmenistan e Kazakistan sono gli Stati con maggiori giacimenti di petrolio e gas dell’Asia Centrale. Entrambi sono molto corteggiati dall’Occidente e dalla Cina, ma la Russia vuole mantenere il controllo dell’energia della zona. Mosca vuole creare un nuovo oleodotto per portare il gas turkmeno attraverso il Kazakistan e la Russia fino all’Europa, mentre gli Stati Uniti e altri Paesi vogliono realizzare un oleodotto sotto il Mar Caspio fino all’Azerbaigian.

Il presidente turkmeno, giunto al potere a dicembre, non ha ancora indicato se vuole rinsaldare la collaborazione con la Russia o cercare altre vie. La scorsa settimana ha invitato la ditta leader Usa Chevron a partecipare all’estrazione di petrolio del Mar Caspio; è la prima ditta petrolifera Usa e la terza estera che opera in questi giacimenti.

Il presidente kazako negli ultimi mesi sta svolgendo un ruolo di leadership nella regione, anche in politica estera. Da sempre è uno stretto alleato di Mosca, ma di recente ha inviato grandi quantitativi di petrolio per nave attraverso il Mar Caspio fino all’Azerbaigian, per portarlo in Turchia attraverso l’oleodotto Baku-Ceyhan. Gli Stati Uniti sono la prima fonte di investimenti diretti esteri nel Paese, seguiti da Gran Bretagna e Giappone.

Anche se la Russia è ricca di gas e di petrolio, la gran parte delle sue risorse sono in zone remote che richiedono grandi investimenti. Per cui Mosca riceve dall’Asia Centrale una parte essenziale della sua energia. (PB)

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