26/02/2007, 00.00
SRI LANKA
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Questa Quaresima straziata dalla violenza fa rivivere la Passione

di Melani Manel Perera
In un messaggio, la Conferenza episcopale invita tutti a un periodo di pentimento e di lotta contro il male e a favore della pace. La memoria del Cristo crocifisso quale invito per non tollerare ingiustizie e non restare indifferenti davanti al dolore. Con la preghiera e gli atti di devozioni si invochi una vera pace per il Paese.

Colombo (AsiaNews) – La Conferenza episcopale dello Sri Lanka, nel messaggio per la Quaresima, invita i fedeli a iniziare questo periodo di memoria e conversione pregando e offrendo atti di devozione, anche per la fine del conflitto armato nel Paese.

Nel messaggio, firmato dal presidente della Conferenza mons. Vianney Fernando e dal segretario mons. Marius Peiris, i vescovi ricordano che questa Quaresima, “periodo di pentimento e di lotta contro il male, arriva quando l’intero Paese attraversa tempi di immensa difficoltà con afflizioni di vario tipo, insieme drammatici e strazianti: una vera esperienza di sofferenza ci ricorda il Signore sulla Croce, che ha percorso la strada della passione fino al Golgota, dove ha offerto il sacrificio supremo della vita per salvare l’umanità peccatrice dalla schiavitù del male e del peccato. Le continue storie di angoscia, solitudine, spostamento di un gran numero dei nostri concittadini e, insieme, le infelici vittime di oppressione, odio e violenza ci rammentano la storia della Passione e della morte del Signore Gesù Cristo, nostro Salvatore. In ogni momento, il Signore Risorto sta davanti alla croce portando i doni del perdono, della riconciliazione e della pace”.

La Conferenza ricorda il Messaggio quaresimale del Papa, nel quale Benedetto XVI ci invita a “tenere lo sguardo su colui che abbiamo trafitto”. Il Papa rammenta che “la contemplazione di chi abbiamo trafitto ci porta ad aprire il cuore agli altri, a riconoscere le ferite inflitte contro la dignità della persona umana; ci induce a [stare attenti a] ogni dettaglio, a combattere ogni forma di disprezzo per la vita e di sfruttamento dell’altro uomo e ad alleviare le tragedie della solitudine e dell’abbandono in cui vive tanta gente”.

Per questo – prosegue il messaggio - i cristiani di questo Paese sono chiamati a contribuire ad alleviare le indicibili sofferenze dei concittadini ed a fare quanto possibile per sradicare le ragioni di odio, avidità, sfiducia, intolleranza e ingiustizia, causa della nostra miseria. “Il Signore chiama ognuno ad agire con giustizia, ad amare con tenerezza e a camminare con umiltà insieme a Lui”.

I vescovi concludono invitando i fedeli a osservare durante la Quaresima i tradizionali atti di devozione, così che possa essere “un tempo di profonda conversione del cuore e di preghiera per la libertà del nostro Paese dalla guerra. Facciamo ogni cosa che possiamo per incoraggiare lo spirito di conversione e d riconciliazione nei nostri vicini. Possano le sacre ferite di Cristo essere un rifugio in questo tempo di difficoltà e portare a tutti la guarigione di cui abbiamo bisogno per le nostre ferite e i nostri mali”.

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