05/03/2012, 00.00
SRI LANKA
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Seimila devoti indiani e srilankesi insieme per la festa di S. Antonio

di Melani Manel Perera
Le celebrazioni annuali (3 e 4 marzo) si sono svolte sull’isoletta di Kachchathive, stretta tra India e Sri Lanka. La Marina srilankese ha organizzato la festa, riparando le strade dissestate e distribuendo cibo ai pellegrini. Religiosi dal Tamil Nadu e dallo Sri Lanka hanno concelebrato l’eucarestia.

Kachchative (AsiaNews) - Quasi 6mila devoti cattolici indiani e srilankesi hanno partecipato all'annuale festa in onore di S. Antonio da Padova, celebrata nella chiesa che porta il suo nome sull'isola di Kachchathive (Sri Lanka). Il francescano di origine portoghese è il patrono dei pescatori e degli uomini che lavorano in mare. Il corpo della Marina dello Sri Lanka ha organizzato i due giorni di celebrazioni (3 e 4 marzo). Come ogni anno, la festa è un'occasione per rinsaldare i rapporti di amicizia tra New Delhi e Colombo, dato che l'isoletta si trova nel mezzo dello stretto che divide i due Paesi. In modo simbolico, 40 religiosi dello Sri Lanka e 150 rappresentanti della Chiesa indiana del Tamil Nadu hanno concelebrato la messa di domenica.

Per l'occasione, la Marina ha sistemato le strade dissestate e disposto servizi sanitari in tutta l'isola di Kachchathive. Inoltre, le autorità hanno installato 100 impianti di acqua potabile; distribuito 6.700 pacchi di snack per la sera del 3 marzo e 8mila pacchi per la colazione del 4.

Ad AsiaNews, fedeli e membri del clero indiano hanno detto la loro gratitudine alle autorità srilankesi per "l'ottimo trattamento" ricevuto. Alcuni giovani di Chennai (capitale del Tamil Nadu) hanno espresso il loro dispiacere nei confronti delle autorità indiane, che hanno permesso solo ai fedeli dello Stato di partecipare alla festa di S. Antonio. Giunto a Katchchathive con un gruppo di 12 persone, Arokiam Selva afferma: "Siamo felici di vedere molte più persone rispetto allo scorso anno, ma tutti in India dovrebbero essere liberi di partecipare".  Per p. Milfer Vaz, della diocesi di Jaffna, "è un'occasione importante per mostrare la nostra solidarietà e il nostro amore ai nostri vicini di casa".

L'isoletta di Katchchathive si trova a 24 km da Rameshwaram e 70 km da Jaffna. L'India ha ceduto questo territorio allo Sri Lanka con l'accordo sulla definizione dei confini marittimi del 1974. Esso garantisce ai pescatori indiani il diritto di pescare nella zona; i pellegrini possono inoltre visitare la chiesa di S. Antonio senza bisogno di alcun visto o permesso dello Sri Lanka. Nata come una piccola cappella nel 1806, la chiesa è stata ampliata nel 1828. Gli abitanti dell'isola, una comunità per lo più dedita alla pesca, pregano S. Antonio come loro patrono e considerano la festa del 3 e del 4 marzo una delle più importanti dell'anno. 

 

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