07/12/2005, 00.00
THAILANDIA
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Sensibilizzare la polizia thailandese per fermare la violenza contro bambini e donne

Un meeting nella provincia di Nonthaburi per contrastare le violenze inflitte ai bambini e alle donne. Un'indagine rivela che la maggior parte delle violenze avviene in famiglia.

Nonthaburi (Asianews) - Sensibilizzare la polizia thailandse per mettere un freno alla dilagante violenza contro i bambini e le donne: è l'obiettivo per il quale il governatore della provincia di Nonthaburi (Thailandia), Phranai Suwanarat, ha tenuto un meeting ufficiale con più di 200 personalità. Erano presenti Kumrop Panyakaew comandante della polizia, membri del Partito laburista della provincia, esponenti del dipartimento sociale e laburista e il monaco buddhista Phra Phayom Kalayano presidente della fondazione Suankaew.

L'obbiettivo di sensibilizzare la polizia per fermare la violenza contro i bambini e le donne era stato oggetto di un monito delle Nazioni Unite. Tutti i partecipanti si sono dimostrati favorevoli a fermare come possibile la violenza.

Nell'incontro si è discusso anche delle violenze in famiglia. Uno studio dell'Istituto per il commercio, Turakit Bandit, mostra che le violenze maggiori avvengono all'interno delle famiglie. Le vessazioni famigliari sono causate da problemi finanziari (40%), da adulteri (20%), da riduzioni di dignità umana (18,20%) e dalla mancanza di rispetto per la sposa (12,2%).

Alcuni studi dimostrano che il 17,4% delle donne thailandesi è soggetto a violenze da parte dei mariti, percentuale analoga a quella di tutta l'Asia. L'indagine mostra inoltre come solo il 12,5% delle donne che subiscono violenze denunciano i maltrattamenti alla polizia, sostenendo che sono affari di famiglia, non di interesse pubblico. Altre invece hanno paura di rivelare gli episodi famigliari di violenza, temendo possibili conseguenze.

E' interessante invece notare come il 50,5 % delle donne maltrattate cerca assistenza nella fondazione di Pawena Hongsakul, importante figura politica thailandese.

I bambini che subiscono violenze invece sono aiutati dalla fondazione Suankaew. Il monaco buddhista Phra Phayom Kalayano presidente della fondazione dice che "sta cercando di aiutare i bambini di strada, dando loro un'educazione forzata o una formazione professionale come carpentieri. I bambini sono retribuiti con 4 dollari al giorno ma - continua il monaco - il ricovero è esculso dalla paga giornaliera. E' previsto inoltre l'insegnamento della la dottrina buddhista".

Anche la Chiesa cattolica thailandese si è occupata del problema della violenza, che può essere contrastata dalla comprensione reciproca e della giustizia sociale. Questi i temi della Giornata della pace e dei diritti umani celebrata lo scorso 23 novembre dalla Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale thailandese. Le famiglie e la società sono rese non violente, pacifiche, solo se la giustizia sociale è applicata.

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