24/10/2009, 00.00
VIETNAM
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Si investe poco e male per l’educazione in Vietnam

di JB. VU
Il governo stanzia più di sei miliardi di dollari, ma la gestione è affidata soprattutto ai Comitati popolari provinciali. E i manager degli atenei dedicano i fondi soprattutto alla gestione dei servizi, agli strumenti materiali e ai loro stipendi. Poi c’è la costruzione di nuove classi, che può sempre essere interrotta ed è poco controllabile. Con quello che resta, l’educazione è di ben poca qualità.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – I manager delle università vietnamite valutano poco e male il valore dell’elemento umano nell’insegnamento, così gli stanziamenti statali finiscono in grandissima parte nella realizzazioni di strutture materiali, oltre che nei loro stipendi e nelle spese di gestione. E in corruzione.
 
La stampa governativa ha scritto che il Ministero delle finanze nel bilancio 2008-2009 ha stanziato per la scuola 5,6 miliardi di dollari. Ma dove sono finiti?
 
Un docente di una università di Ho Chi Minh City dice ad AsiaNews: “l’anno scolastico 2009-2010 arriva e le storie sulle tasse scolastiche tornano a occupare i media. Numerosi ragazzi poveri stanno fuori dalle classi. L’enorme stanziamento è riservato all’educazione che è ‘moneta virtuale’ o alle debolezze del management finanziario. Così i fondi sono sgocciolati nelle ‘tasche private’ di leader e manager del sistema educativo, specialmente college e università di Hanoi e Ho Chi Minh City”.
 
Secondo un professore associato di un altro ateneo di Ho Chi Minh City “i fondi per il pagamento degli stipendi dei docenti associati rappresentano il 5% delle spese totali dell’università. Il costo del sistema di gestione si prende il 30%, le spese di servizi e il noleggio di strumenti materiali un altro 30%. Quello che resta si dice che viene investito in progetti come la costruzione di nuove classi. E le costruzioni sono facili da tagliare per interessi individuali dei leader”.
 
In occasione della conferenza del Ministero dell’educazione e formazione - tenutasi il 23 maggio – fu reso noto che il 74% del bilancio statale era gestito dai Comitati popolari delle province, il 21% di ministeri e altri dicasteri e solo il 5% dal Ministero stesso. Così, i responsabili dell’educazione hanno detto che “il settore dell’educazione non è in grado di valutare i risultati delle spese dei ‘governi locali’ per la formazione. E neppure la gente può valutare la qualità della formazione e le spese del governo”.
 
Due ricercatori dell’università di Harvard hann mostrato che “il Vietnam non ha alcuna università riconosciuta che sia un ateneo di qualità. Inoltre, le università del Paese sono separate dal “flusso della conoscenza internazionale”. Di fatto, quando la Intel Company ha assunto ingegneri per le sue strutture produttive, hanno selezionato 90 candidati su duemila laureati alle facoltà di tecnologia dell’informazione di Ho Chi Minh City. Così, 1910 studenti non avevano i requisiti per lavorare per l’azienda, in quanto hanno studiato in  una “università terra terra”.
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