14/11/2005, 00.00
PAKISTAN
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Solidarietà dei capi delle Chiese cristiane al villaggio cristiano attaccato

di Peter Jacob

Lahore (AsiaNews) – Un gruppo di leader cristiani ha visitato oggi la comunità cristiana di Sangla Hill dove lo scorso sabato una folla di 2 mila musulmani ha distrutto chiese e case di cristiani, accusati di blasfemia.

Fra i visitatori vi era Mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo cattolico di Lahore; Alexander John Malik, moderatore della Chiesa del Pakistan (protestante); Victor Azraiah, del National Council of Churches in Pakistan; Samuel Azariah, rappresentate dell'Esercito della Salvezza; parlamentari e membri della Commissione Giustizia e Pace (NCJP).

Anche il Ministro federale per le ferrovie, segretario generale della Lega Musulmana del Punjab, ha visitato il villaggio.

Sabato 12 novembre una folla irata di circa 2 mila musulmani, incitata dai capi religiosi, ha marciato verso il villaggio. Essi hanno prima distrutto e poi bruciato 3 chiese cristiane, un convento, 2 scuole cattoliche, la casa di un pastore protestante e quella del parroco cattolico, un ostello per ragazze e alcune case di cristiani. L'arcidiocesi di Lahore ha accusato la polizia di non aver fatto nulla per fermare le violenze.

Il Ministro del Punjab, Chaudhary Pervaiz Elahi, ha incontrato oggi i leader cristiani radunati nell'episcopio di Lahore. Egli ha espresso dolore per l'incidente e ha promesso provvedimenti contro i colpevoli, come anche di sostenere le spese per la ricostruzione delle chiese e degli edifici distrutti.

I vescovi hanno invitato Chaudhary a visitare il luogo e a fare dei passi per sradicare l'intolleranza religiosa, il terrorismo e rifiutare la legge sulla blasfemia.

Per protesta i leader delle Chiese cristiane hanno anche deciso di indire per il 17 novembre una giornata di sciopero delle scuole cattoliche.

L'ufficio della NCJP di Rawalpindi ha organizzato una conferenza stampa per diffondere la notizia – non riportata sui giornali. L'ufficio di Karachi ha diffuso una dichiarazione sull'incidente. A Quetta, Giustizia e Pace ha organizzato per domani un seminario–protesta insieme a organizzazioni locali.

Solidarietà verso i cristiani pakistani giunge anche dal resto del mondo. Yaqoob Anjum Bhatti e Ernest Paul, hanno organizzato assieme a diversi gruppi un sit-in di protesta all'ambasciata pakistana a Washington, se il governo non prende provvedimenti entro 3 giorni. Shadab Khokhar e altri pakistani hanno incontrato parlamentari canadesi a Toronto. Anch'essi hanno in programma una dimostrazione davanti all'ambasciata pakistana.

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