02/02/2006, 00.00
SRI LANKA
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Sri Lanka, "incertezza e tensione" alla vigilia della festa dell'indipendenza

In vista del 4 febbraio, l'arcivescovo di Colombo richiama il Paese all'unità per raggiungere la pace. Rapimenti di operatori umanitari nell'est minacciano di far fallire l'incontro di Ginevra, ultima possibilità per un accordo tra governo e ribelli delle Tigri.

Colombo (AsiaNews) – Rimanere uniti nel cammino verso la pace è l'invito rivolto dall'arcivescovo di Colombo alla comunità cattolica e a tutto il Paese in vista dell'anniversario dell'indipendenza nazionale (4 febbraio 1948). Si teme però che l'aumento di tensione tra governo e separatisti del Liberation Tigers of Tamil Eelam (Ltte), possa compromettere l'imminente incontro previsto tra le due parti a Ginevra.

"Celebriamo l'anniversario dell'indipendenza - dichiara mons. Oswald Gomis nel suo messaggio -in un clima di incertezza e di tensione. Quella che in principio era una questione linguistica è divenuta una disputa che reclama divisione territoriale e secessione. Questo ha portato ad un conflitto prolungato. Ma nessun problema è insormontabile".

Ponendo l'unità come "imperativo" il presule ricorda il passato: "Come cittadini dello Sri Lanka abbiamo affrontato molte prove nelle nostra storia, lunga 3 mila anni. Le influenze esterne, politiche, culturali ed economiche hanno avuto il loro impatto, nel bene e nel male. Ma siamo sempre riusciti a sopravvivere nonostante le limitazioni".

"La mia ferma speranza - continua - è che noi siamo capaci di manifestare la stessa unità e la cooperazione per trovare una soluzione alla crisi presente. Siamo giunti a un punto di non ritorno, se i nostri leader politici non pensano con larghezza di vedute e non agiscono con nobiltà d'animo. Siamo lieti di vedere il presidente muoversi in questa direzione".

Ma dal nord-est del Paese non arrivano buone notizie. Ieri a Batticaloa sono stati liberati due dei 10 operatori umanitari della Tamil Rehabilitation Organisation (Tro) rapiti nell'arco degli ultimi 4 giorni. Le autorità ritengono la Tro molto vicina alle Tigri. I sequestri - attribuiti a non ben definiti gruppi "paramilitari" - minacciano di far fallire l'incontro di Ginevra, concordato tra i ribelli e Colombo per ravviare i colloqui di pace in stallo dal 2003. "È estremamente difficile per noi andare a Ginevra quando la nostra gente viene rapita così" ha fatto sapere S. Puleedevan capo del segretariato del Ltte. Secondo i ribelli, dietro i rapimenti vi è una frangia secessionista del loro gruppo, sostenuta dal governo. Colombo, dal canto suo, nega di avere informazioni fondate sull'incidente e promette indagini.

Le Tigri Tamil si battono per l'indipendenza del nord-est del Paese. In 20 anni di conflitto con le forze governative sono state uccise oltre 60 mila persone.
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