12/03/2011, 00.00
GIAPPONE
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Tokyo, enorme fuga radioattiva dal reattore di Fukushima

Il livello orario di radiazioni in uscita è pari alla quantità emessa in un anno dal reattore. Secondo le autorità non vi è il pericolo di una fusione nucleare. A provocare la fuga, l’esplosione avvenuta questa mattina in uno dei reattori. I sopravvissuti allo tsunami raccontano scenari apocalittici.
Tokyo (AsiaNews) – Le autorità giapponesi hanno comunicano dati allarmanti sulla fuoriuscita di radiazioni dalla centrale nucleare di Fukushima, dove questa mattina è esploso uno dei reattori.  Secondo le autorità, il quantitativo di radiazioni in uscita dal reattore è di 1, 015 microsievert (1 sievert) all’ora, pari al livello annuale di emissioni.  Il corpo umano può resistere fino a un massimo di 2 siviert. La Tokyo Eletric Power Co (Tepco) sottolinea che la fuga è necessaria per permettere il raffreddamento del reattore.

Le autorità hanno fatto evacuare oltre 51mila persone in un’area di 10 km nel raggio del reattore e inviato sul posto squadre di vigili del fuoco specializzatenella messa in sicurezza degli impianti nucleari.  I funzionari dichiarano che la pressione all’interno del reattore è in aumento, ma per ora escludono il rischio di una fusione nucleare.

Lo scoppio è avvenuto alle 3,36 ora locale, preceduto da una nuvola di fumo bianco. Secondo i responsabili laTepco a causare l’esplosione è stato l’idrogeno utilizzato per raffreddare gli impianti colpiti dal forte sisma.  Quattro operai sono rimasti coinvolti nell’incidente, ma finora non vi sono notizie chiare sulle loro condizioni. A tutt’oggi  l’unico episodio analogo nella storia è avvenuto nel 1979 nella centrale nucleare di Three Mile Island, in Pennsylvania (Usa).     

In queste ore il Giappone sta vivendo uno dei momenti più terribili della propria storia. Secondo i sismologi il terremoto avvenuto ieri al largo di Sendai è il più forte sisma degli ultimi 100 anni registrato nel Paese. Lo tsunami provocato dal terremoto è considerato invece un evento epocale per l’umanità.  Finora il bilancio è di 1400 morti, ma è destinato a salire.

Intanto, dalle prefetture del Giappone nord-orientale, le più colpite dall’onda anomala, giungono le prime testimonianze dei sopravvissuti.

"Non ho mai visto nulla di simile - afferma Ken Hoshi, un funzionario del governo locale in Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi -  l'acqua è giunta fino alla stazione ferroviaria distante dalla costa quasi un chilometro". Hoshi racconta che la furia della acque ha spazzato via le case come giocattoli e lui si è salvato solo perché il  palazzo in cui lavora è alto diversi piani. “Sono preoccupato per la mia famiglia – aggiunge – non riesco a contattare nessuno. Ma è mio dovere sopravvivere, quindi mi preparo a passare la notte nel mio ufficio”. 

Altri testimoni raccontano che nella città Aomori, cinque grosse navi si sono rovesciate e giacciono con le chiglie verso l’alto sugli alberi del viale che fiancheggia il porto. Nella città di Ibaraki i sopravvissuti raccontano di case trasportate come barche nell’entroterra e di migliaia di auto sollevate dall’acqua come tappi di sughero. I primi soccorsi giunti nelle aree colpite dallo tsunami raccontano che i centri  abitati della costa sono stati spazzati via e ridotti a città fantasma.

Gravi danni si registrano anche nelle prefetture più interne del Paese , dove sono crollate strade ponti, e nell’area vicina alla capitale. Fonti di AsiaNews affermano che nella periferia di Tokyo diverse fabbriche e raffinerie di petrolio sono tutt’ora in fiamme e tutte le forniture di gas sono state interrotte. Nel centro della metropoli i trasporti non funzionano e migliaia di persone vagano a piedi cercando di raggiungere le proprie abitazioni. Tuttavia le fonti sottolineano che le strutture antisismiche hanno retto e la popolazione si sta attrezzando per contattare parenti e amici residenti nelle aree colpite dallo tsunami.

 

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